Fashion designer nato e cresciuto a Damasco, l’antica capitale della Siria, Assaad Khalaf coltiva sin dalla giovinezza una grande passione per la moda e la bellezza, passione che diventa il centro della sua attività lavorativa solo dopo aver terminato gli studi in Architettura all’Università di Damasco. I primi passi in questo mondo li muove frequentando gli atelier degli artigiani locali, dove acquisisce nuove competenze direttamente dalla tradizione sartoriale siriana. Gli studi in architettura, tuttavia, si rivelano determinanti nella modernizzazione della tradizione sartoriale classica: tra i tratti distintivi delle sue creazioni, infatti, si trovano spesso motivi arabeggianti realizzati con ricami elaborati e materiali pregiati, rielaborati però in chiave moderna, con una particolare attenzione per i volumi, le proporzioni e una ricerca di purezza delle linee.
Qualche anno dopo, apre il suo primo atelier nel centro di Damasco, entrando così ufficialmente nel mondo della moda e catturando l’interesse delle donne mediorientali dell’alta società, di personalità dello spettacolo e di influencer locali.
Il suo talento e genio creativo sono chiaramente presenti non solo negli abiti, ma anche negli accessori, primo fra tutti la borsa che la stilista Stella Jean sceglie come simbolo della propria collezione di pret-a-porter 2017.
I due stilisti si conoscono, infatti, in Italia, dove Khalaf si trasferisce per frequentare il Master in Haute Couture presso l’Accademia di Costume e Moda di Roma e così approfondire le sue conoscenze sull’Alta Moda Italiana. In quell’occasione, Khalaf disegna la borsa all’interno di un progetto interamente ispirato alla Siria, rimodellando le tavole da gioco del Backgammon in un raffinato ed originale clutch che attira l’attenzione della stilista haitiana.
Oggi che la Siria sembra iniziare a respirare di nuovo, Khalaf pensa ancora che solo attraverso la valorizzazione della sua bellezza e della sua storia questo grande paese potrà iniziare il suo lungo percorso di ricostruzione e di riaffermazione. E tutto ciò potrà avvenire solo quando gli uomini e le donne siriani avranno riacquistato la fiducia in loro stessi e la consapevolezza della loro identità: questo, in fondo, è l’obiettivo più nobile con cui intendere la moda, al pari di tutte le altre arti creative.