“Tutte le previsioni economiche dipendono, in questo momento, dal piano vaccinale, dalla sua capacità di proseguire senza soste e di risultare efficace. Dipende non solo da quanto succederà in Italia, ma ovviamente anche da quanto accadrà nel resto del mondo”. Così Ignazio Visco, Governatore della Banca d’Italia, sintetizza la situazione italiana e internazionale durante il Made in Italy Summit 2021 di inizio ottobre. Il capo della banca centrale italiana ha messo anche in risalto l’importanza di porre molta attenzione a quanto risulterà efficace il PNRR, ha rimarcato la fiducia nel panorama europeo la cui stabilità finanziaria dovrebbe essere garantita dalle iniziative messe in campo dalla BCE, ma ha tenuto a ribadire come il punto focale di fondo sia capire se la ripresa, più forte del previsto (è facile credere nel +6% di PIL a fine anno) possa rimanere tale. Perché questo accada “è cruciale che la situazione legata al COVID non riservi sorprese a livello globale”.

Tra i problemi da tenere maggiormente sotto controllo vi sono senza dubbio le tensioni sulle materie prime e le strozzature d’offerta su molti prodotti, condizioni che – secondo le dichiarazioni del governatore – dovrebbero andare a ridursi con il normalizzarsi del panorama economico.

Anche il sistema bancario dovrebbe vedere le proprie prospettive volgere al meglio col progredire di una stabilità economica e, soprattutto nel breve periodo, rimanere stabili grazie alle garanzie che lo Stato ha offerto rispetto ai crediti erogati verso le PMI e i grandi gruppi. “Nel complesso non intravediamo grandi tensioni sulle Banche, se non su quegli istituti e imprese che sono indietro rispetto alla digitalizzazione, senza dubbio il più importante trend per la società e l’economia in generale”.

L’intervento di Visco ha toccato anche i temi della green economy e del cambiamento climatico che, inevitabilmente, coinvolgono anche le banche centrali chiamate a facilitare una trasformazione su cui, però, è ancora molto difficile vigilare e per cui è difficile disporre di criteri certi di valutazione. Visco ha rimarcato quanto sia cruciale l’aspetto della verificabilità e dell’oggettiva positività delle azioni intraprese dal tessuto economico di un Paese che voglia accedere a finanziamenti indirizzati alla transizione green. È altrimenti troppo alto il rischio di cadere nel green-washing o di disperdere risorse finanziarie pubbliche.
Da ultimo il governatore della banca centrale ha considerato un aspetto talvolta dimenticato dal dibattito pubblico: “Bisogna porre molta attenzione anche agli effetti negativi che i momenti transitori potrebbero riverberare sul tessuto imprenditoriale. La spinta dei Governi per promuovere politiche economiche che abbiano un impatto positivo sul clima, potrebbe anche mettere a rischio alcune attività, perciò bisogna vigilare affinché questa necessaria transizione risulti meno traumatica possibile”.