Il ministro Luigi Di Maio

Il commercio digitale pare abbia salvato molte aziende in questa difficile crisi…
“L’e-commerce si e dimostrato uno strumento vincente durante la crisi sanitaria, come canale per mantenere o accrescere il volume degli scambi internazionali. Per questo eÌ uno dei sei pilastri su cui si basa il ‘Patto per l’Export’ che abbiamo siglato a giugno. Nei prossimi anni, il digitale costituirà sempre più un volano di crescita delle esportazioni. Vogliamo essere al fianco delle imprese italiane che ne dovranno sfruttare appieno le potenzialità, per guadagnare maggiori quote di mercato all’estero. Il commercio elettronico eÌ anche una sfida per acquisire un valore aggiunto: si tratta di uno stimolo ad attivarsi maggiormente e in un modo nuovo rispetto al passato. L’inesorabile aumento a livello globale della propensione al consumo via internet deve incoraggiare le nostre aziende esportatrici a ripensare il proprio modello di business in chiave digitale. Grazie ai costi inferiori degli investimenti e alla ridotta necessità di ricorrere a intermediari locali, aziende piccole e medie potranno più facilmente entrare in contatto con quei mercati stranieri che, in passato, erano loro preclusi”.

Come valuta l’attuale situazione economica italiana?
“I recenti dati ISTAT sull’export sono confortanti, perché nonostante gli effetti negativi della pandemia, a settembre abbiamo registrato una crescita tendenziale delle esportazioni del +2,1% rispetto allo stesso mese del 2019; del +2,8% verso i mercati extra UE e del +1,4% verso quelli europei, nonostante la contrazione della domanda del vecchio continente. Questi dati, insieme all’aumento congiunturale dell’export del terzo trimestre 2020 di un lusinghiero +30,4%, ci confermano che stiamo lavorando nella giusta direzione.
Ma non ci si può certo fermare qui”.

Uno dei tanti passi fatti in questi mesi è l’accordo con Alibaba. Come nasce?
“L’accordo eÌ il frutto di un intenso lavoro che abbiamo portato avanti per rispondere in tempi rapidi alle necessità delle nostre aziende colpite dagli effetti della pandemia da COVID-19. Non possiamo ancora dire di essere fuori da questa difficile congiuntura. Per questo, eÌ ancora più importante il lavoro a sostegno delle aziende italiane perché raggiungano una maggiore efficienza sui mercati, a vantaggio dei nostri produttori, dei nostri distributori e dei consumatori che nel mondo cercano la qualità del Made in Italy”.

Come mai avete scelto Alibaba?
“Alibaba B2B opera in 190 paesi, con 150 milioni di utenti registrati, di cui 26 milioni di buyers. Attraverso questa piattaforma sono elaborate giornalmente 300 mila richieste, suddivise fra 170 milioni di prodotti, esposti in quasi 6 mila categorie merceologiche. I numeri parlano da soli”.

Quali le caratteristiche dell’accordo?
“Questa intesa eÌ unica nel suo genere: alle tradizionali vetrine virtuali, rivolte ai consumatori, si unisce una componente inedita, orientata a mettere in contatto gli operatori economici fra loro.
Nascerà un padiglione del Made in Italy (il “Pavilion”), un portale unico dove i prodotti italiani saranno esposti separatamente.
Organizzeremo apposite campagne pubblicitarie, attraverso “banner” permanenti e strumenti di Intelligenza Artificiale, che miglioreranno l’efficacia dell’offerta.
Le imprese italiane aderenti godranno di condizioni agevolate: a fronte di costi d’accesso notevolmente ridotti, avranno una ‘premium membership’ per 24 mesi, con l’apertura di uno ‘store’ virtuale dedicato alla singola impresa.
Questo accesso facilitato ad ALIBABA sarà gratuito per 300 aziende richiedenti che verranno selezionate dall’ICE sulla base di specifici requisiti: avere sede legale e stabilimenti produttivi in Italia e commercializzare prodotti conformi alla normativa del Made in Italy”.