Il salone fiorentino del menswear conferma le attese della vigilia e chiude la sua 91.ma edizione registrando un totale di 36mila visitatori, con 24.300 compratori, di cui 8.800 esteri:

Siamo davvero contenti di questa edizione di Pitti Uomo – dichiara Raffaello Napoleone Ad di Pitti Immagine – e siamo soddisfatti de giudizio positivo emerso dalla maggior parte degli espositori, dei negozi e punti vendita internazionali sull’organizzazione, la qualità e varietà stilistica delle collezioni, il livello del confronto tra domanda e offerta, gli eventi speciali. Quanto alla presenza dei buyers, sono molto soddisfatto della partecipazione estera che si è attestata sugli altissimi livelli della scorsa edizione invernale e, tutto sommato, mi sembra un buon risultato anche quello italiano, che contiene la flessione al -3,5% rispetto al gennaio 2016, nonostante la permanente difficile situazione del mercato domestico.

I compratori stranieri sono provenuti da 100 diversi paesi esteri, con Germania, Uk, Francia, Spagna, Olanda, Cina e Stati Uniti ai primi posti della classifica delle presenze. Recuperano anche i mercati russo (+14%) e ucraino, flette quello turco (-31%), mentre quelli del Nord Europa si mantengono in crescita costante e nuove destinazioni come Canada, Israele e Sudafrica si affacciano in fiera.

Premiata dai buyer la selezione di Pitti Uomo, sempre attenta alla ricerca e alla qualità: le collezioni AI 2017-18 hanno espresso un classico in bilico tra tradizione e innovazione, tra sempreverde brit style ed ispirazione mountain, dal military chic al vintage anni Settanta, con suggestioni globetrotter e attenzione allo stile artigianale bespoke per l’accessorio. “Athleisure” e a-gender, il trend per l’avant-garde combina lusso e confort mixandoli con la tecnologia, dando vita ad uno stile metropolitano versatile dalla grande allure.

Infine, l’informale si fa più sostenibile, presentando uno stile “urban nature” ispirato alle superfici e palette della natura. Non mancano anche qui spunti military, trend che si conferma trasversale alla selezione. Anche l’accessorio è stato grande protagonista del salone fiorentino, con boot di ispirazione mountain, military e country, stivali di ispirazione vintage anni Settanta e shabby-chic, accanto ai classici della tradizione: Oxford, derby e monk strap in pellami pregiati, brogue dai fondi spessi e forme più arrotondate, slipper raffinate, mules e le intramontabili sneakers, riscaldate anche dal calore della lana e dello shearling.

Altro assoluto protagonista è stato lo zaino, accessorio declinato sia in preziose ed eleganti versioni formali, che terreno fertile per la sperimentazione creativa nell’informale. Ad arricchire la selezione, anche il nutrito calendario di eventi e progetti speciali che hanno coinvolto molte prestigiose firme dell’uomo: Paul Smith, Golden Goose Deluxe Brand, il tributo a Ciro Paone fondatore di Kiton, Tim Coppens, Cottweiler per Reebok, la sfilata di Stefano Ricci; gli show di Pitti Italics con Sansovino 6, Lucio Vanotti e Carlo Volpi; le iniziative studiate per promuovere i brand e i talenti emergenti della moda maschile, ed i giovani artigiani del terzo millennio di My Factory, Make, Unconventional e Open, assieme a Latest Fashion Buzz…

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