La transizione verso il digitale e l’ambiente stanno forzando l’industria calzaturiera a cambiare. La pandemia ha accelerato questo trend e, al tempo stesso, ha impattato sull’economia imponendo una riorganizzazione della catena degli approvvigionamenti e della logistica. In questo quadro di trasformazione si aprono interessanti opportunità da cogliere per disegnare un modello di business diverso. Certo è che le cose non saranno più uguali al passato.

Christian Decker, CEO di Desma Shoemachinery in occasione del Technical Footwear Revolution Summit indetto da AMF Safety Shoes conferma che “si sta assistendo a un forte trend verso il digitale e la robotica sia in Europa che in Cina, diversamente dagli altri paesi produttori dell’Asia come Indonesia e Vietnam. Dobbiamo considerare automazione, information technology e competenze digitali come fattori che possono riportare la produzione dall’Asia all’Europa. Anche lo speed-to-market è un fattore importante a favore del reshoring: la consegna delle merci da Cina e Asia richiede da 8 fino a 12 settimane, un tempo troppo lungo per rispondere alle richieste del mercato, come ad esempio quando lo richiedono condizioni climatiche particolari. Lo stesso si verifica per la produzione on demand e per la customizzazione che pretendono una risposta più rapida e, quindi, necessitano di appoggiarsi a una filiera più corta”.

La filiera corta è un plusvalore anche per arginare i possibili effetti di crisi globali, lo abbiamo visto in questi mesi: com’era successo dieci anni fa con l’eruzione del vulcano islandese Eyjafjöll che ha bloccato i voli aerei mettendo in crisi il commercio internazionale, anche la pandemia del Covid ha bloccato la catena di approvvigionamento. Un network di produzione integrato è allora quanto mai necessario per compensare gli effetti dannosi di eventi come questo.

Come sarà la nuova industria? “Fortemente automatizzata e digitalizzata, capace di processare big data e dati biometrici forniti dall’utilizzo delle calzature, con un uso intensivo di tecnologie come il 3D printing – dichiara Christian Decker -. Nell'assemblaggio si assisterà alla diffusione della fusione termica, di nc stitching, total melt glue; nel settore decorazione verso la personalizzazione. Si affermerà una catena di approvvigionamento smart dal design, al planning della produzione, per essere più sostenibili e coinvolgere i consumatori con una nuova experience. La sostenibilità sarà un fattore chiave anche per riportare le produzioni in Europa: per attuare una vera economia circolare la produzione di prossimità è essenziale per ridurre le emissioni di Co2. Inoltre, in Europa ci sono le tecnologie, l’innovazione necessaria per lo sviluppo di nuovi prodotti sostenibili”.

“Il futuro è partito – chiude Christian Decker, ammonendo: – il prossimo decennio sarà rapido”.

Christian Decker