L’emergenza Covid ha accelerato il processo di digitalizzazione del mercato della calzatura, un trend che non tutte le aziende, soprattutto le più piccole, sono in grado di intercettare. Ma una soluzione alternativa non c’è: bisogna adeguarsi per restare competitivi, con la consapevolezza delle opportunità offerte da questa tecnologia. Ne parla un panel di esperti al Technical Footwear Revolution Summit.

Uno degli aspetti più interessanti del digitale applicato dal settore è offerto dall’Intelligenza Artificiale. “Molti pensano che riguardi solo la robotica, immaginando, ad esempio, robot che interagiscono con gli esseri umani un po’ come succede in Guerre Stellari – dichiara Paulo Novais della Minho University – mentre in realtà uno degli sviluppi più interessanti riguarda i  programmi intelligenti che permettono di processare i big data e possono essere applicati anche allo studio dei dati biometrici della camminata, ottenendo feedback implementabili nel miglioramento della produttività”.

Il digitale è uno strumento fondamentale anche per la customizzazione, un trend in forte accelerazione spinto dalle preferenze dei consumatori. Certo è più difficile applicarlo al mass market, tuttavia è destinato nel futuro a non essere più di nicchia: “I consumatori dal loro pc o dallo smartphone possono, già oggi, effettuare la scansione del piede e scegliere il modello più adeguato alla loro forma, per poi procedere alla personalizzazione della scarpa con colori, materiali e componenti preferiti – dichiara Shayne Smith CEO di RestAR. La tecnologia VR, tramite 3D glasses, permetterà al consumatore di vivere un’esperienza ancora più pervasiva ed eccitante, con una componente di gaming”. Questa tecnologia è stata applicata in modo proficuo da alcune aziende per far visionare le collezioni ai clienti, superando così l’ostacolo rappresentato dalle restrizioni ai viaggi causato dalla pandemia: “Il 95% del nostro sviluppo è concentrato sul 3D, alla ricerca di una qualità ‘hot’ da far visualizzare ai nostri interlocutori – spiega Jens Schmidt CEO di Footwear Innovation Lab. È un modo per accelerare l'introduzione dei prodotti sul mercato con una modalità più sostenibile: i feedback ottenuti da consumatori e distributori possono indirizzare le scelte produttive, senza rischio di sprechi. I consumatori apprezzano il 3D modeling e la conseguente visualizzazione: per loro è un modo normale e comprensibile di approcciare il prodotto. Anche i distributori l'hanno adottato: è diventato un trend”.

Infine, nel campo della produzione, molta fiducia è stata assegnata alle stampanti 3D: in breve tempo permettono di mettere a disposizione un nuovo modello per diverse azioni/valutazioni/operazioni, con evidente risparmio di tempi e costi rispetto alla prototipazione tradizionale… ma nel futuro le stampanti 3D non si limiteranno alla prototipazione, diventeranno un utile ausilio per la customizzazione della scarpa.