Intergift, Bisutex, Madridjoya e MOMAD hanno concluso, lo scorso 5 febbraio, la settimana dedicata al lifestyle, accogliendo oltre 36.000 visitatori da 89 Paesi. Il grande evento multisettoriale, organizzato da IFEMA Madrid, ha registrato un aumento medio del 12% dei visitatori professionali rispetto a settembre 2022, e del 24% rispetto alla scorsa edizione di febbraio, e la partecipazione di più di 1.000 marchi espositori. Il Salone ha fatto dell’internazionalizzazione uno dei suoi punti di forza, senza dimenticare il posizionamento del Made in Spain e la sua valorizzazione. Abbiamo incontrato la Direttrice della fiera IFEMA di Madrid, Julia González, per avere un bilancio e alcune anticipazioni sulla prossima edizione settembrina.

Qual è il bilancio dell’edizione di febbraio 2023 di Momad?

 È stata sicuramente un’edizione molto positiva, sia per quanto riguarda il numero di aziende partecipanti, sia per l’affluenza degli operatori professionali, che hanno dimostrato di apprezzare  la proposta di una manifestazione congiunta dedicata al lifestyle. Questo conferma l’importanza di un’offerta complementare di qualità, che abbraccia l’abbigliamento e gli accessori, ma anche la bigiotteria, l’orologeria e i complementi, che i punti vendita, e in particolare le boutique, propongono con successo ad una clientela che si identifica sempre di più con uno stile di vita.

Come è cambiato il mercato dopo la pandemia?

In questo momento ci troviamo in una fase di recupero positivo, che segue il periodo dell’avvento del Covid. Credo che dopo il covid molte aziende abbiamo pensato che il ruolo delle fiere di settore potesse essere sostituito dai contatti digitali con la clientela, per poi accorgersi che questo non è possibile. Anche le sfilate, ad esempio, che fino a un anno fa sembravano non essere più molto apprezzate dalle aziende, ora sono tornate al centro del loro interesse per la possibilità di mostrare dal vivo ai buyer il prodotto, in un contesto che valorizza le collezioni. In generale, le aziende hanno compreso che poter mostrare dal vico la collezione, far toccare e provare i prodotti, così come parlare di persona con i buyer ha un’importanza enorme per le relazioni che si vengono a creare e il business che ne consegue.

Parlando in particolare di aziende di calzature e pelletteria, cosa le sembra che sia cambiato dopo la pandemia?

Prima del Covid, le aziende di calzature non sembravano molto interessate a partecipare a manifestazioni  di moda, mentre oggi sono sempre più numerose le aziende e i marchi che puntano sul lifestyle, partecipando a manifestazioni multisettoriali come la nostra, ma anche affiancando nelle loro stesse collezioni calzature, pelletteria, articoli per la casa, bigiotteria ecc. , tutte aree in cui si esprime lo stile di vita.

Quali sono i mercati di riferimento per il Made in Spain?

I mercati più importanti per la produzione spagnola sono quelli dell’area  mediterranea – Grecia, Portogallo, Italia –, che hanno un’importante valenza turistica e un prodotto focalizzato. Ma riscontriamo anche un grande interesse da parte delle aziende turche, che desiderano partecipare alla nostra manifestazione perché la Spagna, per la sua posizione geografica e la sua storia, è tradizionalmente legata al mercato latino americano.

Quali progetti avete per la prossima edizione di settembre?

Sicuramente punteremo ancora di più sul formato espositivo congiunto, che si è dimostrato di grande valore aggiunto per i compratori che possono in questo modo accedere ad un’offerta globale di qualità che fa la differenza. Stiamo anche valutando la possibilità di coinvolgere nuovi padiglioni al fine di potenziare l’offerta di total look. Allo stesso tempo intendiamo puntare con forza sull’internazionalizzazione delle nostre fiere, con programmi mirati verso i compratori ma anche appuntamenti di informazione e approfondimento, come seminari e workshop. È fondamentale che la fiera offra strumenti efficaci e orientati al business e non fini a se stessi. In quest’ottica va il ricco programma di eventi e presentazioni che ha coinvolto in totale 60 relatori di alto livello per affrontare le sfide del futuro: tendenze, gestione, circolarità, normative e situazione attuale del settore. 

Julia González