Dal sondaggio emerge che due terzi dei bambini indossano calzature tropo strette: di queste il 47% sono inferiori di una misura, mentre il 18% addirittura di due! Solo il 35% dei bambini calza la scarpa giusta, ma solo l’11% di essi dispone dello “spazio di crescita” sufficiente.
Inoltre, il 52% dei genitori intervistati ha dichiarato di non aver mai misurato la lunghezza del piede dei figli, ma di essersi affidati unicamente a prove visive e sensoriali.
Ma qual è il corretto approccio alla misurazione del piede? Sono sicuramente da bocciare sia l’appoggio della scarpa sul piede, visto che non permette di individuare la lunghezza interna della calzatura, così come la prova del pollice sulla punta perché spesso di riflesso i bambini rannicchiano le dita arrotolandole verso il basso. E’ altresì inutile chiedere ai bambini come calzano le scarpe perché hanno una sensibilità diversa dagli adulti e potrebbero non accorgersi di quanto è stretta una scarpa perché hanno una consapevolezza inferiore del dolore.
Allora, la corretta misurazione segue tre passi: misurare sul piede più lungo (tra uno e l’altro ci può essere una misura di differenza!), appoggiare il piede sulla soletta interna, assicurarsi di avere un centimetro libero in punta e mezzo sul tallone. Adesso che potete essere sicuri che vostro figlio calzi una scarpa della giusta misura. Ma non sedetevi sugli allori: ricordatevi di controllare regolarmente la misura del piede, almeno una volta ogni due mesi, per stare dietro alla crescita del piede.
Un altro utile dispositivo è il misuratore del piede che nel calcolo della taglia comprende anche gli spazi sufficienti alla crescita.
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