La mostra, organizzata da Assocalzaturifici e da Fairsystem (società del gruppo Bolognafiere) coinvolgerà ancora una volta le sale 2,3,4,5 e 6 del padiglione 7 del quartiere Expocentr di Mosca, presentando le nuove collezioni per l’Autunno Inverno 2019/20, proposte da circa 130 marchi italiani (circa il 70% della rassegna), presenti su una superficie di 3mila metri quadrati netti espositivi. L’evento, che rappresenta la più importante rassegna dedicata alla calzatura medio-fine e fine in Russia, fondamentale per consolidare le relazioni con un mercato centrale per la calzatura italiana, attende anche a questo nuovo appuntamento oltre 8mila operatori commerciali in quattro giornate di manifestazione, in linea con l’edizione del 22 – 25 ottobre 2018. Si tratta di grossisti, agenti e distributori, catene di negozi e boutique provenienti da tutte le regioni della Federazione Russa, dalla Bielorussia, dall’Ucraina, dal Kazakistan e dall’Armenia.
Anche l’edizione di marzo sarà arricchita da iniziative promozionali che Assocalzaturifici realizza in collaborazione con l’Ufficio ICE, l’Istituto del Commercio Estero di Mosca, con il coinvolgimento di delegazioni di buyer, aree lounge e ristorazione, campagne promozionali e serate di gala.
Nonostante il calo delle importazioni dall’Italia e le sanzioni che ancora penalizzano il mercato russo, questo resta centrale per la calzatura Made in Italy e la presenza del premier Giuseppe Conte alla scorsa edizione della manifestazione, ne è stata una conferma.
Secondo i dati dell’export italiano in Russia diffusi in occasione della conferenza stampa organizzata il 23 ottobre scorso, nel 2017 hanno raggiunto il paese oltre 6 milioni di paia di calzature italiane, per un valore complessivo di 379 milioni di euro, più 161 milioni di euro di valore (in calo dell’8%) nei primi sei mesi del 2018. Nell’intera area CSI, l’export italiano ha totalizzato un valore di 483 milioni di euro nel 2017, e ulteriori 212 milioni nel primo semestre 2018 (-5,3%).

“La Federazione Russa ha importato nei primi sette mesi calzature e pelletteria italiana per oltre 850mila euro al giorno, a ribadire una posizione che, sebbene seconda dopo il prodotto cinese, rappresenta la prima per l’alto di gamma per manifattura e qualità, con i nostri competitor distanziati di molto – ha affermato nell’occasione Pier Paolo Celeste, direttore di ICE Mosca -. Con un potere di acquisto in aumento, ci attendiamo un miglioramento ulteriore nelle vendite”.
“Obuv mir Koži resta un appuntamento imprescindibile per le nostre imprese: l’ambito ideale dove valorizzare al massimo qualità, creatività e ricerca espressa dalle aziende italiane – ha dichiarato la Presidente di Assocalzaturifici Annarita Pilotti –. Purtroppo il persistere dell’incertezza nel dialogo politico con l’Unione Europea e la stagnazione dei consumi interni dovuta alle continue tensioni valutarie fanno ancora da sfondo all’economia dell’area. In un clima esasperato dalle misure sanzionatorie sull’accesso delle banche russe ai capitali finanziari, è inevitabile che le nostre esportazioni vengano penalizzate in modo significativo. Fortunatamente il Governo Italiano si sta attivamente impegnando per risolvere la situazione ormai persistente”.