Dopo due anni di stabilizzazione, nel 2018 la calzatura globale è stata contrassegnata da  positive dinamiche: lo evidenzia il rapporto annuale World Footwer Yerbook 2019 pubblicato da Appicaps.

 

Produzione ed export della calzatura sono tornate a crescere nel 2018, rispettivamente del 2,7% e del 4,3%. E nel corso degli ultimi 9 anni di pubblicazione del rapporto, la produzione è cresciuta in totale del 20,7% mentre le esportazioni globali del 30,8% in volume e dell’80,8% in valore.

La produzione nel 2018 ha raggiunto 24,2 miliardi di paia nel 2018. In termini di distribuzione geografica, il primato spetta ancor una volta all’Asia dove vengono prodotte 9 paia su dieci. Il record è sempre asiatico anche per le esportazioni e in particolare della Cina, responsabile dei due terzi dei flussi globali ammontanti ad un valore di 142 miliardi di dollari, ma con quantitativi al di sotto delle 15,2 miliardi di paia registrate nel 2015. Nonostante il primato, la Cina negli ultimi nove anni ha continuato a perdere quote, segnando -9%.

Il rapporto portoghese evidenzia come negli ultimi dieci anni i consumi siano cambiati e oggi riflettano maggiormente le dinamiche demografiche ed economiche. L’Asia detiene il 54% delle quote dei consumi globali con una crescita del 5% mentre la Cina è la prima nella classifica dei paesi con il 18,2% delle quote. Europa e Nord America si fermano entrambi al 15%.

Quanto ai flussi di esportazione, l’Europa continua nella flessione di valori assestandosi ad uno share del 37,7%, mentre per i quantitativi detiene il 13,6% del mercato globale. L’Asia origina invece 4 paia su 5 esportate. Il primato nei flussi di import spetta all’Europa che compera 1/3 delle calzature totali, ma l’Asia sta velocemente guadagnando quote, assestandosi al 20% del totale (nel 2010 era solo l’8%)