Già prima della pandemia si era assistito all'emergere di diverse piattaforme digitali parallele ai grandi eventi B2B della filiera moda con il compito di mantenere il contatto tra aziende e compratori e un livello alto di “buzz” sulle manifestazioni, durante e nel dopo-fiera. Quello che in passato è stata un'opzione, con la pandemia è però diventata una necessità per presidiare i mercati in un momento in cui gli eventi in presenza sono stati soggetti a restrizione. Le esperienze che ne sono derivate hanno arricchito le piattaforme di nuove modalità di fare commercio, ma anche di contenuti di approfondimento, eventi, webinar, presentazioni, imboccando una via di non ritorno che spingerà le fiere del futuro ad essere sempre più phygital.

E' quanto emerge dalla round table “Il ruolo degli eventi B2B nella filiera post-Covid” promossa da Expo Riva Show che ha visto la partecipazione di un panel di importanti personalità del panorama fieristico e associativo del settore calzaturiero: Tommaso Cancellara, Ceo di Micam e General Manager di Assocalzaturifici, Siro Badon, presidente di Assocalzaturifici, Lino Mattiozzi, Presidente di Assoprov, e Roberto Pellegrini, presidente di Riva del Garda Fierecongressi.

La digitalizzazione degli eventi B2B è stato l'unico paracadute del settore calzaturiero che, a causa della pandemia, ha registrato cali a doppia cifra sia nella produzione, sia nell'export, afferma Siro Badon: “Si è verificato un collasso delle attività del settore lungo tutta la filiera: la lieve ripresa delle vendite registrate sia sul mercato domestico che quello internazionale a settembre è stata spazzata dalla seconda ondata. I nostri sette principali distretti calzaturieri devono rispondere alla sfida del Covid con innovazione, qualità dei processi, sostenibilità. La digitalizzazione è un fattore critico per essere presenti sui mercati in questo momento in cui non è possibile farlo fisicamente”.

Tommaso Cancellara aggiunge che nell'era post-Covid gli eventi B2B non potranno rinunciare alla formula phygital: “Chi investirà nel canale digitale sarà vincente”. Indica quindi tre driver che costituiranno il successo dei prossimi anni: “la tecnologia, dall'utilizzo della blockchain a Industria 4.0; il mercato Asia Pacific e la sostenibilità”, fattore imprescindibile per la Generazione Z, target a cui il mercato attuale fa riferimento.

La necessità di tutelare la filiera è invece invocata dagli intermediatori di Assoprov che, penalizzati dai periodi di lockdown, hanno avuto nel digitale una risorsa importante per continuare la loro attività B2B grazie all'inaugurazione del nuovo website dove i 70 membri hanno potuto fare networking, reperire informazioni, fare training: “Strumenti per crescere e innovare, che però non possono sostituire in momento fisico. – commenta Lino Mattiozzi – E' un bene che Expo Riva Schuh abbia creato una piattaforma digitale per tenere aperto il dialogo e il business tra operatori in questo momento, ma non vediamo l'ora di tornare ad incontrarci in presenza”.

Auspica il ritorno alla formula fieristica classica anche Roberto Pellegrini che nel suo intervento ribadisce il ruolo “glocal” di Expo Riva Schuh: “Il nostro è un grande evento globale, dove la dimensione internazionale viene esaltata nell'incontro col locale, lo straordinario territorio dell'Alto Garda che è pronto a tornare ad ospitare il mondo della calzatura e pelletteria di volume il prossimo giugno, per la fiera in presenza”.

Roberrto Pellegrini
Siro Badon
Tommaso Cancellara
Lino Mattiozzi