È probabile che tutti conoscano Cortina, ma non fa male ricordarne le origini e lo sviluppo: “Cortina è un’azienda a conduzione familiare fondata nei primi anni Cinquanta in Belgio. Oggi rappresenta una realtà internazionale specializzata in calzature e abbigliamento che rifornisce grossisti e dettaglianti in tutto il mondo. Essendo una delle prime aziende a investire in un’unità produttive in Cina, siamo riusciti a crescere rapidamente, senza compromettere la qualità. Ogni anno consegniamo oltre 30 milioni di paia di scarpe e 5 milioni di capi di abbigliamento a grossisti e rivenditori di tutto il mondo. Private label, produzione su licenza e marchi di proprietà, questo è il nostro business”.

Tra i marchi di proprietà figura Safety Jogger. Come sta crescendo il progetto nato con il nuovo millennio? Ne parlano Gilles Devos, Direttore Commerciale di Safety Jogger, e Thomas Vulliez, General Director di SJ, il marchio lifestyle di Safety Jogger.

“Oggi, Safety Jogger, un brand di calzature, abbigliamento e caschetti di sicurezza, viene venduto in più di 130 paesi e rappresenta il marchio più importante all’interno del panorama della attività di Cortina Group. Circa un anno fa, sono trascorse due stagioni ormai, abbiamo deciso di investire ulteriormente in questo progetto di successo lanciando la linea ‘SJ’, il marchio lifestyle della famiglia Safety Jogger. La prima collezione è stata dedicata al mondo dell’avventura/outdoor (per uomo, donna e bambino), mentre per la prossima primaver/estate 2024 offriremo al mercato anche una gamma di prodotti Athleisure.”

Una trasformazione graduale di Cortina da private label a brand coltivata con intelligenza: “Abbiamo portato l’esperienza, così come alcune tecnologie e materiali già ampiamente utilizzati nel mondo della sicurezza, su queste nuove linee. Ovviamente abbiamo anche dovuto cambiare molto altro per soddisfare le esigenze di un utilizzo lifestyle. Quello che senza dubbio caratterizza la linea SJ è una spiccata considerazione dei trend moda accanto a un’altissima attenzione per il comfort.”

Per compiere una transizione così importante è stato necessario chiamare a bordo anche altre professionalità, già esperte dei segmenti di mercato che si volevano sviluppare. Ecco come Thomas Vulliez è entrato a far parte della famiglia: “Negli ultimi 20 anni ho lavorato alla costruzione di diversi brand e collezioni di calzature in tutta Europa e negli Stati Uniti. Il lavoro già ottimo fatto da Cortina prima del mio arrivo ha aiutato a strutturare una completa e bilanciata proposta che, possiamo dirlo, ha già ricevuto un ottimo riscontro di mercato. Ora sarà nostra premura presentare sempre meglio e con più forza il nuovo progetto a tutto sul palcoscenico internazionale.”

Credo si possa considerare Cortina fra i più importanti, se non il più importante, produttore private label di calzature in Europa. Perché cambiare, quindi? “Perché ci piacciono le sfide e perché crediamo che costruire un’identità forte anche con un brand di proprietà sia la strategia migliore per affrontare un futuro che si dimostra sempre più costellato di incognite.

Va aggiunto che lo scheletro societario così ben formato attorno al business del private label rappresentava un ottimo punto di partenza per sviluppare un proprio brand, tanto da risultare uno spreco non sfruttarlo a dovere. Inoltre, avere a che fare con le strategie e le problematiche legate alla costruzione e alla distribuzione di un brand di proprietà permette a tutto il gruppo di lavoro di acquisire conoscenze che renderanno Cortina un fornitore ancora più consapevole e affidabile per i suoi tradizionali clienti. Senza contare che questa operazione di ampliamento delle prospettive ha portato e porterà a conoscere e stringere rapporti con nuovi clienti con cui prima non avevamo occasione e motivo di interagire.”

Parlando di clienti… come avranno accolto le nuove strategie commerciali del gruppo? “Chi già ci commissionava prodotti private label è soddisfatto della nostra evoluzione, perché il retail è sempre alla ricerca di nuovi brand, dalla forte identità, da proporre ai consumatori.”

Viene naturale chiedersi quali siano i prossimi obbiettivi del progetto e qualche dato può già valutarne il successo: “Puntiamo prima di tutto a far conoscere la nostra nuova rotta a chi è già nostro cliente, in particolare sui mercati di Belgio, Paesi Bassi e Francia. Ovviamente, con le dovute tempistiche, coinvolgeremo via via anche tutti gli altri mercati, partendo dall’Europa.

Per quanto riguarda i risultati: la Retrò Tennis Sneaker, il primo modello iconico che abbiamo lanciato alla nascita di SJ, caratterizzato da contenuti sostenibili è andata a ruba… quindi i primi segnali sono stati molto, molto positivi.”

Thomas Vulliez and Gilles Devos


Watch the video interview with Gilles Devos and Thomas Vulliez: