storia-fibbiaLa fibbia ha rappresentato nel corso dei secoli un fondamentale indicatore di status sociale, un’espressione del gusto che cambia, un elemento in sintonia con le innovazioni estetiche, tecnologiche e materiche (dall’impiego dell’acciaio all’uso delle plastiche). E, naturalmente, un affascinante gioiello funzionale, complemento indispensabile di ogni abito elegante, soprattutto a partire dal 700 quando, durante l’epoca del Re Sole, nelle corti di Francia le donne iniziano a mostrare il piede e, con esso, anche le splendide fibbie gioiello. Proprio alla fine del 700 le fibbie arrivano ad essere così grandi e invadenti da ferire persino il piede!
Parlando di aneddoti, si racconta ad esempio che Farinelli nel ‘700 sfoggiasse fibbie in diamanti e preziosi ricami, mentre Casanova smascherò un millantatore che si spacciava per nobiluomo proprio dalle fibbie delle sue scarpe, non abbastanza preziose…
Prima e dopo, questo piccolo oggetto ha quindi affascinato e destato curiosità e interesse e non è un caso che Skira Editore vi dedica un accattivante volume fresco di stampa, “Storia della fibbia tra Moda e Gioiello (1700-1950)”, a cura di Bianca Cappello e Samuele Magri. Uno studio attento e corredato da splendide immagini che traccia un inedito percorso visivo e di ricerca delle fibbie (da scarpa, da cintura, da pantalone, da mantello, da cappello ecc.), nato a partire dalla collezione privata dell’Avvocato Pennasilico, una delle più importanti al mondo con oltre 2.000 fibbie.