pitti-1Un confronto che arriva in un momento non particolarmente esaltante per la moda italiana, che ha archiviato il 2016 con appena un +1% di fatturato a quota 52,9 miliardi di euro e trovato tra i suoi mercati più dinamici quelli dell’UE. Mentre l’Italia resta ancora al palo con -5%, risalgono Spagna, Francia, Germania e Uk, che sembra non aver accusato l’effetto Brexit. Hanno fatto meno bene i Paesi extra Ue, gli Usa (-5,6% che però arriva dopo il +17% del 2015) e l’Asia, che ha rallentato la sua crescita ad eccezione del Giappone, incoraggiato dall’effetto Olimpiadi Tokyo 2020.

pitti-3Con questo quadro si apre a giugno la 92.ma edizione del salone della moda maschile che si presenta con un tracciato ridisegnato e un ampliamento delle sezioni che rappresentano gli stili più contemporanei e di ricerca del menswear odierno: Make che per la prima volta porta alla Sala della Ronda le firme dell’artigianato di lusso, Unconventional che raddoppia i suoi spazi estendendo la sua proposta sugli stili luxury underground ad entrambi Archivi. Anche Touch! con i suoi stili d’avanguardia si sposta al Padiglione Medici, mentre Futuro Maschile aggiunge alla storica location della Sala delle Nazioni anche l’Arena Strozzi. Tutto questo senza dimenticare il cuore della rassegna, la selezione di Pitti Uomo con l’eccellenza del nuovo classico e i brand che esprimono la modernità dello sportswear.

pitti-2In totale, in Fortezza da Basso esporranno 1.220 marchi: di questi, il 44,2% sono esteri, mentre la quota dei marchi di ricerca ha raggiunto le 600 unità. Numeri che permettono di definire l’universo completo del menswear.
Come di consueto la quattro giorni di Pitti Uomo sarà vivacizzata da eventi, iniziative e lanci di nuovi progetti che andranno a coinvolgere anche la città di Firenze, con la loro originale formula che mette in dialogo moda, arte e spettacolo. A partire dal tema del salone “Boom, Pitti Bloom” che caratterizzerà con i suoi fiori – artistici, eccessivi, digitali… – gli allestimenti in Fortezza.
Tra i tanti in calendario, vogliamo ricordare l’inaugurazione della mostra “Il museo effimero della moda” curata da Olivier Saillard a Palazzo Pitti, gli special guest JW Anderson e Virgil Abloh: il primo con una sfilata a Villa La Pietra, il secondo presenterà la pre-collezione del suo brand Off.- White. Grande aspettativa anche per la “prima volta” di Christian Louboutin a Pitti Uomo, con un progetto inedito: il lancio di una collezione di scarpe da basketball. E’ alla sua terza collaborazione con Pitti Uomo, invece, Hugo Boss che presenterà la linea fashion-forward Hugo con uno special show alla Manifattura Tabacchi.

I talenti sotto i riflettori di questa edizione sono: Federico Curradi e il brand Alanui di Nicolò e Carlotta Oddi, per l’Italia, mentre per l’estero si alternano la Guest Nation Australia che, grazie alla collaborazione con The Woolmark Company, porta otto giovani designer australiani al piano Inferiore del Padiglione Centrale. Mentre grazie alla collaborazione con la Tokyo Fashion Week, sei giovani stilisti esporranno le loro collezioni all’interno di Unconventional e lo stilista Yoshio Kubo presenterà il suo stile unico in uno speciale fashion show.
Anche Milano intreccia un filo con Pitti Uomo con due iniziative speciali. La prima porta a La Rinascente la capsule di accessori e pezzi basic che prende il titolo dal tema del salone “Boom, Pitti Bloom”. La seconda, prende il via con Pitti Uomo e finisce al termine della settimana della moda maschile di Milano: la mostra fotografica a cielo aperto “The Modern man” che celebra l’eleganza maschile in una serie di scatti esposti in via Montenapoleone.