mosshoeesimg_0082In un mercato ancora segnato dalla crisi valutaria e dagli effetti delle sanzioni occidentali, Mosshoes è riuscita a garantire, grazie alla sua originale formula, una edizione tutto sommato vivace. Lo show si è svolto dall’12 al 15 marzo a Mosca, presso i padiglioni 17 e 18 del Crocus Expo, e ha presentato a buyer, retailer, grossisti e distributori provenienti da Russia e paesi gravitanti attorno ad essa, una selezione mosshoes-img_9538completa di prodotti che va dalla scarpa uomo-donna e bambino, alla borsa, dalla pelle, ai componenti e accessori, e alla tecnologia. “Mosshoes continua ad avere successo per la sua formula esclusiva che mette in primo piano la qualità dell’offerta, più che la quantità. – commenta Vladimir

Vladimir Krupochkin

Krupochkin, development director di Mosshoes – Una fiera a misura delle aziende: con un core business dedicato alla calzatura, un segmento dedicato alla calzatura da bambino che è il più grande in Russia. L’area dedicata alla pelle e componentistica, e quella di Mospel per la borsa che, arrivata al suo quarto anno, è sempre in crescita: alla prossima edizione, grazie alla sigla di un protocollo d’intesa con l’associazione cinese CCCLA, esporrà, accanto ai produttori italiani e turchi, anche una collettiva cinese” Insomma, davanti alla crisi Mosshoes ha saputo rispondere con un atteggiamento propositivo e un approfondimento dei servizi offerti a visitatori e aziende: l’area trend per scarpe e accessori, l’area trend della borsa, una selezione di aziende di logistica e la conference hall, piattaforma che ha permesso ad associazioni, aziende e personalità del settore di scambiare informazioni, mettere in atto sinergie e attuare un proficuo networking.
Quali siano i trend in atto in questa edizione della manifestazione, lo svelano alcuni degli espositori che abbiamo intervistato in fiera. Presente da oltre una quindicina d’anni a Mosshoes Imac dichiara di avere “un ottimo riscontro alle nostre proposte, sia da parte della clientela russa che degli altri paesi della CIS, e in quanto ai canali, c’è molta attenzione da parte dell’e-commerce. – dichiara la rappresentante dell’azienda – L’unica difficoltà riguarda il prezzo che, comparativamente con il prodotto cinese, è mosshoesimg_9608troppo altro. Ma i nostri clienti sono contenti di pagare un po’ di più per la qualità e il confort del Made in Italy”. Per Marco Tozzi, marchio della nutrita collettiva tedesca, “il mercato russo è molto importante: da dieci anni siamo presenti in fiera, ma oggi è più difficile lavorare rispetto al passato per il segmento medio di prezzo. – dichiara Eldar Shaffner, sales manager per l’Europa dell’Est dell’azienda – Ci affidiamo ai nostri clienti storici e ad una nuova campagna di immagine che presentiamo in fiera e ha come testimonial Ksenya Borodina, conduttrice di un famoso show televisivo russo”. Di fascia di prezzo ancora più alta è il prodotto dell’inglese Barker: “Siamo presenti sul mercato russo con 6 punti vendita tra diretti e in franchising. – afferma Rai Vinay, chief rappresentative dell’azienda – I nostri clienti sono l’élite russa, attori, politici, dirigenti… Partecipiamo a Mosshoes da almeno 20 anni e lo riteniamo un ottimo canale per incontrare tutta l’Europa dell’Est”. Sportmaster è il distributore russo di brand come Skechers, Fila, Cat, anche lui denuncia: “stiamo assistendo ad una vera dicotomia del mercato, tra ricerca di prezzo e lusso. Il nostro prezzo però risulta interessante per i retailer che frequentano la fiera”. Produttore di calzature da bambino russo Shagovita che a Mosshoes veicola il 40% del suo giro d’affari, in fiera incontra “i buyer, distributori, grossi ed e-tailer del mercato russofono. – commenta Maria Sokoliuk – Ma quel che è più importante, qui a Mosshoes possiamo osservare le tendenze in atto sul mercato e mettere a punto la nostra strategia commerciale”.

La prossima edizione di Mosshoes si terrà dal 10 al 13 settembre.