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Siegfried Jacobs

Seconda destinazione europea e terza in assoluto dell’export italiano, che nei primi cinque mesi del 2016 ha segnato un ulteriore +4,8% rispetto allo tesso periodo del 2015, a quota 400,81 milioni di euro, la Germania è anche uno dei pochi mercati europei non in crisi e dimostra un trend dinamico dei consumi. Se questo dinamismo si rifletta o meno anche nel retail della calzature, lo chiediamo a Siegfried Jacobs, Presidente della BDSE, la Federazione tedesca del commercio al dettaglio di scarpe.

Il mercato dei consumi in Germania è in una buona condizione, in generale. – è la sua risposta – La disoccupazione è abbastanza bassa. Ciò nonostante, dopo i primi dieci mesi dell’anno, il dettaglio specializzato ha sperimentato un calo delle vendite tra il 3 ed il 4 percento. Le condizioni climatiche sono state controproducenti e il business online sta continuando a guadagnare quote di mercato. Quindi, anche se la Germania non soffre di una crisi dei consumi, tuttavia il retail calzaturiero è in sofferenza. Ci sono troppi prodotti sul mercato ed il surplus di offerta, la forte competizione, le troppe vendite al ribasso e l’insufficiente innovazione di prodotto, rendono difficile il business ai dettaglianti.

ip0401Quali sono i grandi player del settore e che quota di mercato detengono?

Il più grande retailer del mercato è Deichmann che, da solo, detiene una quota del 17% del mercato. Gli altri grandi player sono Reno e Görtz. Grandi e medi retailer assieme detengono una quota combinata del 45% del mercato.

In che modo le vendite via Internet hanno inciso sul mercato?

Il business della calzatura online continua a crescere e si è accaparrato ormai una quota tra il 17 ed il 18% del mercato. Ovviamente il canale Internet ha ridotto le vendite e le quote dei dettaglianti. E soprattutto i punti vendita delle aree rurali e delle piccole città stanno soccombendo a questa concorrenza. D’altra parte, circa il 20% dei dettaglianti vende pure online, sia presso il proprio negozio virtuale, sia attraverso piattaforme Internet come Amazon o Ebay.

La calzatura made in Italy quale ruolo detiene nel retail tedesco? E qual è il trend delle vendite?

La quota delle importazioni italiane sul totale delle importazioni in Germania è del 4,5%. Dal 2014 al 2015 le importazioni italiane sono cresciute del 6%.

 

ZALANDO, L’E-TAILER TEDESCO CONTINUA A CRESCERE

ip0403Uno dei fattori che ha messo in crisi il retail tedesco della calzatura è il canale ecommerce, che vede in Zalando uno dei suoi maggiori player. La piattaforma della calzatura on line creata nel 2008 e con sede a Berlino, ha oggi diversificato il suo assortimento di prodotti allargandolo ai vestiti ed accessori, ed è oggi presente, oltre alla Germania, sui principali mercati europei. Con una crescita media attestata attorno al 25% annuo, Zalando nei primi tre quarter del 2016 ha raggiunto vendite per 2.547,4 milioni di euro, +17,1% rispetto allo stesso periodo del 2015.