Un’azienda che è sempre stata capace di essere al passo con i tempi, in grado d’interpretare in maniera dinamica i desideri dei teen e meno teen, Fly può vantare oggi una distribuzione di oltre 2 milioni di paia all’anno, con un sistema di logistica realizzato in collaborazione con una delle più importanti e strutturate piattaforme nel porto di Livorno in grado di gestisce importazioni e spedizioni per oltre 950 clienti in tutta Europa, anche in riassortimento.
Con sede operativa a Silea di Treviso, Fly segue anche lo sviluppo e la produzione di collezioni di calzature per primarie aziende del settore dell’abbigliamento, avvalendosi di sourcing in Italia, Indonesia, Cina e India.
Diversi e d’importanza strategica i marchi presenti nel suo portafoglio, a cominciare da Barbie, che dal 1959 rappresenta la più famosa Fashion Doll del mondo, icona senza tempo anche per lo stile abbigliamento. Sempre in ambito junior e di tendenza, troviamo poi le licenze Miss Sixty per le femminucce e Murphy & Nye e Fred Mello per i maschietti. Passando invece al mondo degli adulti, abbiamo lo stile giovane e grintoso di Onyx – marchio italiano che mixa sapientemente contaminazioni e incontri di culture diverse in collezioni sempre uniche e originali -, e il look sportivo-chic per l’uomo di U.S. Golf Club. Senza dimenticare, infine, Divinas Barcelona e Sweet Years donna e bambino, il brand italiano dallo stile street-glam fondato nel 2003 dalle icone del calcio Bobo Vieri e Paolo Maldini.

Abbiamo intervistato Giorgio Lai, facendoci raccontare dal suo punto di vista come è cambiato il settore delle licenze per adulti e bambini nel corso di questi anni e quali sono oggi le sfide maggiori da affrontare per avere successo.

1. Fly nasce nel 2005 con l’acquisizione di una licenza nel mondo dei cartoon: come è cambiato da allora il settore delle licenze in ambito kids?
Nell’ultimo decennio la velocità di cambiamento è diventata una prerogativa in tutto il mondo della moda e il mondo delle licenze dei cartoon si è sempre più caratterizzato per realtà bi-annuali e non più per partnership della durata di 5/6 anni. Questo ha indirizzato le aziende a prestare sempre più attenzione nell’offerta proposta e nella capacità di assecondare il cambiamento. C’è inoltre un ritorno di property del passato, con programmazioni all’interno dei palinsesti televisivi che aiutano solo marginalmente le vendite senza tuttavia trasformarsi in richieste da parte del consumatore finale. Nel nostro settore, la mancanza di cartoons di riferimento ha destinato queste licenze quasi unicamente a prodotti low price e solo su articoli destinati ai più piccini.

2. Cosa vi ha spinto, ad un certo punto della vostra storia, ad accostare al licencing per bambini, marchi del mondo fashion come Onyx e Sweet Years?
Proprio la mancanza di licenze ‘trainanti’ nel mondo kids ci ha portato ad investire su marchi del fashion e teen, lavorando per costruire un appeal sullo stile supportato dal marchio e non viceversa.

3. Com’ è cambiato in generale il mondo delle licenze negli ultimi anni e quali sono a vostro parere gli aspetti su cui puntare di più in futuro?
L’invasione dei prodotti provenienti direttamente dalla Cina ha creato la necessità di utilizzare marchi in licenza per differenziarsi, lavorando in primis sull’innovazione e lo stile che ci caratterizza.

4. Come viene assicurata la coerenza con i tratti distintivi di ciascun marchio?
Vengono fatti dei breefing di collezione per essere quanto più possibile in linea con il mood del marchio e anche per creare family-feeling con gli altri prodotti licenziati; ci affidiamo, inoltre, ad esperti studi di design per differenziare l’immagine e l’offerta.

5. Quali sono oggi i vostri punti di forza rispetto ai concorrenti?
Negli anni abbiamo costituito un gruppo di lavoro affiatato e motivato, fatto di persone con obiettivi chiari. Un ufficio moderno, rapportato con i migliori studi di design che possono soddisfare qualsiasi tipo di richiesta stilistica: dai brand di alto livello, ai brand per il largo consumo.

6. Quali sono i vostri mercati di riferimento?
L’Italia per il 70% , l’ Europa e il rimanente nel resto del mondo per il restante 20%.

7. Quanto conta e come viene gestita la logistica nel vostro business?
È assolutamente una parte integrante del servizio. Siamo collegati direttamente con la logistica per soddisfare in 48 ore qualsiasi destinazione merce. Per quanto riguarda, invece, la distribuzione, abbiamo una rete di 50 unità, suddivise per brand, livello, nazione e area.