LA RIPRESA COMINCIA DALL’EXPORT

Heitor Klein
Heitor Klein

Il 2016 ha visto una diminuzione della domanda interna quasi fino alla fine dell’anno, quando finalmente ha dato segnali positivi, grazie anche all’export che è aumentato del 4% circa. Ritengo che il settore stia tornando a essere positivo: il governo è stabile e la gente sta iniziando a pensare che sia sulla strada giusta. Non sarà il governo dei sogni, ma sicuramente lavora seriamente.

Negli ultimi mesi, ad esempio, abbiamo riacquistato quasi 20.000 posti di lavoro e con il 2017 sono certo che torneremo a essere una realtà economica positiva.

Insomma ci sono segnali di ottimismo anche da parte dei consumatori. Certo non sarà un percorso facile e breve, ma saremo aiutati in questo proprio dall’export che sta facendo notevoli passi in avanti, grazie anche al valore aggiunto che molti nostri fabbricanti riescono a portare nelle loro proposte sia in termini di qualità che di moda. Mi piace ricordare che la calzatura brasiliana è presente da tempo in circa 150 paesi di tutto il mondo e che “made in Brazil” è considerato appetibile dalla Russia fino ai Paesi Arabi, dall’Europa agli Usa a – ovviamente – tutto il Sud America.

Sono convinto che, a partire dal secondo semestre 2017 il recupero delle posizioni si farà più forte anche nel mercato interno e che il 2018 sarà veramente l’anno di un nuovo importante sviluppo della calzatura brasiliana.

 

EXPORT: UNA VENTATA DI OTTIMISMO

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Roberta Ramos

L’anno è iniziato con molto ottimismo per il nostro export – esordisce Roberta Ramos, Project Manager di Abicalçados e responsabile del progetto Brazilian Footwear – perché siamo tornati a essere molto competitivi e c’è un ritorno di interesse da parte di paesi che tradizionalmente compravano prodotti brasiliani, ma che negli ultimi anni si erano un po’ allontanati soprattutto a causa di un cambio certamente non favorevole.

Abbiamo finalmente rinnovato l’accordo con APEX, l’agenzia governativa per lo sviluppo dell’export e stiamo preparando una serie di iniziative che vedranno protagoniste le calzature “made in Brazil” nei prossimi 2 anni, ovvero fino alla fine del 2018. Ovviamente il focus di Brazilian Footwear è quello di aumentare il numero di brand presenti sui mercati internazionali e, contemporaneamente, anche quello di non rifugiarci più nel private label, ma fare una vera e propria azione di marchio.

Per questo la nostra partecipazione alle fiere internazionali rimane fondamentale. Saremo presenti nelle più importanti manifestazioni mondiali e ritengo che potremo avere un incremento notevole di imprese espositrici a Expo Riva Schuh come a theMICAM, International Footwear&Leather Show e Colombiamoda (Colombia), FN Platform (Usa). Da sottolineare, infine, anche un’azione commerciale in Cina. I mercati che affronteremo con maggior slancio, anche con iniziative di monitoraggio e/o di promozione del “made in Brazil” saranno essenzialmente Francia, Inghilterra, Emirati Arabi, Cina/Hong Kong e Colombia.