andrea-pfisterPiù che calzature, opere d’arte, piccoli oggetti da sogno, densi di un’allegria che a tratti sapeva anche essere beffarda… un mondo su tacco a spillo di fantastici fiori, animali, piume e gioielli, citazioni pop, astratte e surreali…. Con la morte di Andrea Pfister se ne va uno dei grandi interpreti della calzatura mondiale. Le sue creazioni hanno vestito le star di tutto il mondo e segnato anche la storia della calzatura di Vigevano, città nella quale Andrea ha vissuto e lavorato accanto al compagno Jaen-Pierre Duprè.
andrea_pfister_spring_2009_collectionIl loro un inedito connubio sentimentale e professionale: da una parte il creatore con la sua incontenibile fantasia, dall’altro il pragmatico compagno che permetteva di tradurre in realtà i suoi voli pindarici.andrea-pfister-3
Nato a Pesaro nel 1942, Pfister intraprende la scuola di design di Arsutoria e poi lascia l’Italia alla volta di Parigi, prima lavorando presso Lanvin e poi dando vita assieme a Dupré la sua prima boutique nel 1967. La produzione delle calzature Pfister però avviene a Vigevano, allora considerata la capitale della calzatura e città di adozione del designer.
Il suo talento e la sua creatività conquistano i mercati internazionali e le sue scarpe sono scelte da star del calibro di Liz Taylor, Ursula Andress che diventerà sua cara amica, Julia Roberts… ma anche da donne della scena politica come Nancy Reagan, collezionista dei suoi modelli, e Hillary Clinton.
Andrea Pfister si è spento la notte del 24 gennaio nella sua casa in Francia, nei pressi di Marsiglia, dove si era trasferito da qualche anno e dove era restato anche dopo la morte del compagno.
Alcune delle sue più belle scarpe sono in mostra al Museo della Calzatura di Vigevano, che nel 2004 ha organizzato una celebre personale dell’artista.