Nuovo record di produzione ed export per i calzaturifici della Riviera del Brenta che rappresentano il 17% del fatturato italiano

Si è tenuta il 14 luglio scorso, presso il Centro Congressi Four Points by Sheraton di Padova, l’Assemblea annuale di Acrib – Associazione Calzaturifici della Riviera del Brenta. Al centro dell’incontro un tema spinoso, riassunto nel titolo “RESTART – Capire e Gestire i Cambiamenti”.
Oltre alle relazioni del sociologo Enrico Finzi, presidente di Astra, su “Scenari a medio termine e conseguenze per il mondo calzaturiero” e del Prof. Andrea Granelli su “La sfida del digitale: fare meglio con meno e prepararsi a un futuro incerto”, ha parlato il presidente Siro Badon, che ha presentato la situazione delle aziende calzaturiere del distretto a cavallo tra le province di Padova e Venezia. I dati riferiti al 2015 evidenziano una tenuta del settore: stabili occupazione e numero di aziende e significativo incremento (4-5%) del giro d’affari complessivo. Le cifre del distretto: 520 aziende, 10.032 addetti, quasi 20 milioni di paia realizzate per un fatturato di 1,886 miliardi di euro, quota export rimasta al 92% dell’intera produzione. Dal 2014 al 2015 le domande di Cig sono scese del 6,67% e il distretto si conferma prevalente nello scenario calzaturiero regionale (70% della quota) e nazionale (10,5%) per numero di aziende. Mentre l’intero sistema calzaturiero della Riviera del Brenta (calzaturifici, accessoristi, modellisti e ditte commerciali) realizza complessivamente il 57,9% del fatturato del sistema veneto del settore, il 18,1% di quello nazionale.
Tra i problemi che affliggono il distretto la mancanza della banda larga senza la quale è difficile lavorare in un mondo globalizzato, le sacche di illegalità che allontanano gli investitori e il livello di tassazione troppo alto. Lanciata la sfida alle banche che, secondo Badon, devono «entrare veramente nei territori e rivedere le loro politiche di credito che per l’81% finanziano grandi imprese da cui derivano l’80% delle sofferenze».
Premiati, durante l’assemblea, due imprenditori che hanno portato la calzatura della Riviera del Brenta nei mercati internazionali: Roberto Cima e Fausto Ballin.