La società ERI – acronimo di Expo Riva International – nasce diversi anni fa per occuparsi della promozione e sviluppo di Expo Riva Schuh all’estero, con eventi organizzati a Dubai, in India e su altre piazze internazionali. Con l’arrivo della pandemia e la riorganizzazione interna di Riva del Garda Fierecongressi, si sono sviluppate diverse società di scopo specializzate nello svolgimento di attività complementari alla vendita di spazi all’interno del quartiere fieristico. Tra queste, ERI si occupa della gestione – per conto di Riva del Garda Fierecongressi – di tutti i servizi relativi alla presenza in fiera: dalla logistica alla parte tecnica, fino allo sviluppo di nuovi progetti nell’ambito allestimenti. Ne parlano Marco Lucchi, Production Manager di ERI, ed Elisa Santuliana, Event Production Assistant di ERI.

Marco Lucchi – Production Manager di ERI

Quali progetti per la nuova edizione di giugno di Expo Riva Schuh & Gardabags?
“A partire dall’edizione estiva 2022 abbiamo introdotto un nuovo tipo di allestimento Green, che si caratterizza per la sua sostenibilità certificata, tema quanto mai centrale e importante. Si tratta di stand pre-allestiti, e poi personalizzati in base alle richieste del cliente espositore, che si caratterizzano per una particolare attenzione al rispetto e alla salute dell’uomo e dell’ambiente. Il pavimento degli stand è realizzato in OSB, ottenuto con il recupero degli scarti di lavorazione del legno, mentre le pareti sono formate da pannelli rivestiti in pioppo (e non in MDF come negli stand tradizionali), un materiale naturale finito con vernici a base acqua. E ancora: il fascione che riporta il nome dell’azienda o del brand è realizzato in abete ricavato da foreste certificate, mentre la parte elettrica presenta fari led a basso consumo. Il materiale di allestimento viene lavorato in stabilimenti localizzati sul territorio che applicano lavorazioni sostenibili e attente a contenere i rifiuti, ed è stoccato all’interno della fiera, quindi a chilometro zero, senza problemi e costi ambientali derivanti dalla logistica. Solo alcuni esempi che permettono di capire perché uno stand Green abbia un impatto sull’ambiente – la cosiddetta ‘impronta di carbonio’ – di circa il 70% inferiore rispetto a uno stand tradizionale”.

Elisa Santuliana – Event Production Assistant di ERI

Quali difficoltà avete dovuto affrontare per realizzare questo nuovo progetto?
“Abbiamo testato per la prima volta questo nuovo tipo di allestimento sostenibile qualche mese fa, in occasione della fiera dell’ospitalità a Riva del Garda, dove abbiamo curato l’allestimento Green di circa 700 metri quadri. In realtà, le richieste da parte degli espositori erano molto maggiori, ma non abbiano potuto farvi fronte a causa della difficoltà nel reperire le materie prime necessarie, un problema che oggi affligge in modo severo diversi ambiti e settori. Siamo molto soddisfatti di come gli espositori di Hospitality abbiano sposato il nostro desiderio di scegliere una strada green, nonostante comporti un investimento leggermente superiore allo stand tradizionale. Speriamo che anche il settore calzature e borse voglia aderire a questa filosofia sostenibile”.

Quali i progetti per il prossimo futuro?
“Stiamo lavorando per implementare sempre di più processi di stampa green, con inchiostri attenti all’ambiente, per personalizzare al meglio e in modo sostenibile gli stand e i materiali di marketing. Inoltre, miriamo a re-impiegare in altri ambiti la moquette utilizzata in fiera per i pochi giorni di manifestazione, così che possa avere nuova vita, limitando gli sprechi.
Insomma, lavoriamo per affinare la nostra offerta di allestimenti sostenibili sotto ogni punto di vista. Il nostro obiettivo è arrivare ad allestire Expo Riva Schuh con il 50% di stand green nei prossimi 2 anni”.

Quale pensate sia il valore aggiunto della vostra offerta?
“La personalizzazione del prodotto, con stand customizzati sulle richieste del cliente, nonché l’offerta di un servizio a 360 gradi e chiavi in mano: l’azienda che espone (a Riva del Garda o altrove) deve solo preoccuparsi di raggiungere la fiera e vendere, perché a tutto il resto possiamo pensare noi: dalla progettazione dello stand al recupero del materiale o allo stoccaggio, fino addirittura al posizionamento del campionario all’interno dello stand stesso”.