Designer di base a New York e uno dei primi ad adottare i tessuti upcycled, Mia Vesper con le sue vivacissime giacche tappezzeria ha colpito al cuore il mondo della moda nel 2017, quando ha organizzato una presentazione 'guerilla style' non autorizzata fuori della sfilata di Marc Jacobs durante la Fashion Week usando le sue amiche come modelle. Lavorando con le coperte da corredo matrimoniale vintage italiane e messicane, Mia Vesper (all'anagrafe Humber) le trasforma in giacche biker unisex con toppe di pelle e fodere di seta. Nelle ultime collezioni ha sperimentato con altri materiali vintage creando shorts stile basket e lunghi trench. "Adoro salvare materiali destinati a languire nei magazzini, vecchi tessuti da calzolaio, tappezzeria scartata e cose del genere", ha commentato. Nonostante il giubbotto tappezzeria rimanga il suo pezzo distintivo, ha iniziato a riciclare altri materiali come il tessuto jacquard e quello denominato "sirena". I suoi capi sono stati indossati da Sofia Richie e dalle Halsey, nonchè ordinati all'ingrosso da Beyoncé che li ha indossati nel suo grandioso progetto visivo "Black is King". Al momento, Vesper stima che oltre il 30 percento della sua collezione sia riciclato, mentre il resto è composto da pezzi unici e realizzato in modo eco-consapevole in quanto prodotto localmente a New York in lotti molto piccoli. "Il mio concetto di sostenibilità si basa sull'uso di manodopera americana o derivante dal commercio equo e solidale. La mia filosofia si può riassumere in: piccole quantità, integrità del design, unicità e longevità".
Ultrafamoso sui social, Pierre-Louis Auvray è uno dei creativi più interessanti del panorama emergente del fashion design. Francese di nascita, diplomatosi alla Central Saint Martins di Londra, il designer ha realizzato la sua prima collezione interpretando il concetto di riciclo in una maniera particolarmente eccentrica. "Tutti i capi sono stati creati utilizzando maglioni recuperati in negozi dell’usato e ho chiesto agli amici di donarmi indumenti inutilizzati. Anche le parti in plastica sono state realizzate con miei vecchi giocattoli o un asciugacapelli o altri componenti elettronici non più funzionanti – racconta il designer – Sono nato e cresciuto a Le Mans, le automobili da corsa e il motocross sono nel mio dna". Il risultato è una collezione colorata e futuristica che gli ha permesso di partecipare al collettivo VFiles 11, presentando la propria collezione durante la scorsa Fashion Week di New York e ottenendo un grosso successo personale. Upcycling sì, ma anche riutilizzo: alcuni dei look sono stati creati trasformando abiti precedentemente realizzati per una mostra, mentre altri – come i leggins di lattice – con pezzi acquistati per la sua collezione di laurea ispirata al wrestling. "Amo l’idea di riutilizzare parti di abiti già indossati da altre persone: raccontano una storia e contribuiscono nel contempo a creare qualcosa di nuovo".

Mia Vesper
Pierre-Louis Auvray
Mia Vesper
Pierre-Louis Auvray