A che punto ci troviamo rispetto alla sostenibilità nel mondo della calzatura? Quali sono gli approcci e le azioni dei produttori e che cosa ne pensano i consumatori? Le fatiche e gli sforzi di chi si impegna a essere sostenibile vengono ripagati da una crescita della domanda in questo senso?

Alexandre Turra Gastaldello – Export Director di Grendene

La verità è che c’è ancora molta confusione e incertezza su quali prodotti e processi possono essere considerati sostenibili e quali caratteristiche rendono alcuni tipi di merce più sostenibili rispetto ad altri. Negli ultimi anni sono emersi diversi certificati di sostenibilità, prima nell’industria dell’abbigliamento e poi sempre di più in quella calzaturiera, utili a fornire degli standard che aiutino produttori, brand ma anche i consumatori a distinguere ciò che è eco-sostenibile ed etico da ciò che non lo è.

Come affermato da Alexandre Turra Gastaldello, Export Director di Grendene, “rispetto all’importanza e alla centralità della sostenibilità come tema mondiale, i consumatori hanno iniziato ad acquisire consapevolezza in questo senso non molto tempo fa. È il motivo per cui non tutti ancora cercano attivamente prodotti sostenibili. Si tratta di una tendenza in crescita soprattutto nelle generazioni più giovani”. Per questo motivo gli acquirenti devono saper riconoscere i marchi che agiscono in maniera etica e green così da poter prendere scelte consapevoli e mirate. 

Modello da uomo Cartago al 100% riciclabile
Brand: Copacabana, Cartago, Grendha


Grendene è un’azienda brasiliana fondata nel 1971 e proprietaria di brand quali Ipanema, Rider, Cartago, Zaxy e molti altri. Si occupa di sostenibilità già da 10 anni. Essere riusciti a raggiungere un basso impatto sull’ambiente ha permesso loro di ottenere, in quest’ultimo anno, la certificazione Zero Emissioni. Oltre a utilizzare energia da fonti rinnovabili e materiali riciclati, le calzature che producono sono interamente riciclabili, ne è un esempio il modello da uomo Cartago, al 100% riciclabile. Come spiega Alexandre Turra Gastaldello: “Quando il ciclo di vita del prodotto è giunto al termine è davvero molto semplice separare la parte di tessuto da quella sintetica e riciclarle entrambe inserendole in un nuovo processo produttivo. Anche i ganci che utilizziamo per appendere ed esporre le nostre infradito sono realizzati in PVC riciclato”.

Emily Lin – Chief Operational Officier di Lufeng Footwear


Ha ottenuto la certificazione di moda circolare anche l’azienda cinese Lufeng Footwear che produce scarpe dal 2004, soprattutto scarponcini da donna, stivali, mocassini, sandali e sneakers. Come ci dice Emily Lin, Chief Operational Officier: “Le richieste di prodotti sostenibili sono in aumento rispetto al passato. Tutti i materiali con cui realizziamo le nostre calzature hanno superato i test sugli standard di qualità, sicurezza, sostenibilità e performance, sia interni che dei brand che riforniamo”.

Le caratteristiche di sostenibilità, infatti, da sole non sono sufficienti per spronare i consumatori a procedere con l’acquisto. Si sa che le scarpe rappresentano anche un oggetto del desiderio e una dichiarazione di stile, sono preziose compagne di vita: oltre a proteggere il piede valorizzano la personalità di chi le indossa.

Modelli Lufeng Footwear

Per questo sono indispensabili il comfort, la qualità dei materiali, ma anche il design che deve incontrare i gusti del pubblico. I produttori cercano di coniugare tutti questi aspetti per conferire ai propri modelli tutte le caratteristiche maggiormente richieste dal mercato.

Proprio come fa Dawar Footwear, azienda con sede ad Agra, in India, che già dal 1977 si dedica alla sostenibilità e alla produzione etica, senza dimenticare l’estetica. Si occupa di produrre soprattutto calzature in pelle per uomo e donna: stivali, scarpe eleganti con e senza tacco, sandali.

Rohit Sahai, Sr. Merchandiser di Dawar Footwear, afferma: “Per noi la sostenibilità è da sempre un tema imprescindibile. Sta diventando di giorno in giorno più importante perché i prodotti sostenibili vengono richiesti sia dai brand che dai consumatori. Per noi sostenibilità significa rinnovamento nei processi produttivi, operazioni che siano rispettose dell’ambiente, utilizzo di risorse naturali, riutilizzo dei materiali e possibilità di riciclare i nostri prodotti e i materiali di scarto. Utilizziamo solo pellame certificato LWG (Leather Working Group) quindi conforme con i nuovi protocolli ambientali. Andiamo alla ricerca di materie prime naturali e promuoviamo una produzione che sia il più possibile a basso impatto ambientale”.

Rohit Sahai – Sr. Merchandiser di Dawar Footwear

Quando si parla di ecologia, sostenibilità ed eticità le sfide diventano ancora più ardue rispetto a quelle tradizionali che il mercato chiede di affrontare quotidianamente. I processi con un minor impatto sull’ambiente sono solitamente più lunghi, la ricerca delle materie prime più tortuosa e i costi sia dei materiali che delle produzioni aumentano. Stiamo andando verso un futuro sempre più sostenibile e nessun produttore o brand che desidera continuare a sviluppare business può esimersi dal percorrere questa strada.

La percezione condivisa è che si stia concretizzando la tendenza, anche da parte dei consumatori, di una maggiore attenzione verso una moda e dei processi di acquisto più eco-friendly.

Modelli Dawar Footwear