Expo Riva Schuh si propone, edizione dopo edizione, come l’appuntamento di riferimento per il business internazionale, ma anche, e sempre di più, come l’appuntamento da non mancare con l’innovazione di prodotti e servizi. Concreto esempio di questa ‘vocazione all’innovazione’ è lo spazio Innovation Village Retail, che anche nell’edizione di giugno 2022 di Expo Riva Schuh & Gardabags ha visto protagoniste dieci start up innovative. Tre le tematiche in cui i vari progetti possono favorire innovazione, tematiche cruciali per fornire un’esperienza d’acquisto sempre più immersiva ed efficiente.

Tracciamento dei movimenti di persone e prodotti

Le informazioni sono il focus di tutti i processi innovativi. Informare i consumatori su caratteristiche e filiera dei prodotti è una delle richieste sempre più al centro dell’attenzione, così come per i retailer è importante ricevere informazioni riguardo i comportamenti dei consumatori. A questo ha pensato G Move, una tecnologia innovativa ed efficace, che permette il monitoraggio della Customer Experience as a service per gli spazi fisici, tramite sensori proprietari che raccolgono dati sul movimento degli smartphone. Concetto non nuovo. La novità sta nel fatto che questa tecnologia non necessita che lo smartphone sia collegato a un network all’interno del negozio, così come non è necessario scaricare alcuna app specifica, e funziona anche se il wi-fi del cliente è spento. G Move offre diversi vantaggi nell’ambito del marketing e della domotica, permettendo, ad esempio, di conoscere il numero di persone presenti in negozio, il tempo di permanenza, la percentuale di ritornati nel tempo e misurare così l'efficacia dell'allestimento dello spazio.

Restando nell’ambito della tracciabilità scopriamo MyUniqo. Una tecnologia che si basa su sigilli personalizzati che, applicati ai prodotti, possono essere letti da normali dispositivi per tracciare e identificare qualsiasi tipo di prodotto. In questo modo è possibile garantire l’autenticità dei beni esposti, così come conoscerne luogo e data di produzione, oppure ritrovare un prodotto perso o rubato. Ogni fase di lettura e ogni variazione è registrata in un sistema Block Chain.

Infine, Ribes Tech: una startup che produce film fotovoltaici, flessibili ed economici, capaci di offrire una riserva di energia sostenibile a ogni tipo di prodotto. I film possono essere stampati in grandi volumi su semplici substrati plastici in ogni formato o colore, e offrono la possibilità di rendere i dispositivi elettronici totalmente indipendenti perché autoalimentati. Ribes Tech rappresenta, quindi, una soluzione integrabile per l’energy harvesting nei dispositivi wireless e abilitare l'internet of things dentro ogni punto vendita.

Tracciamento dei dati per migliorare supply chain e sostenibilità

Come dicevamo, ricavare più informazioni possibili sulla vita di un prodotto lungo tutta la filiera produttiva è senza dubbio un punto cruciale non solo per l’esperienza di acquisto in sé, ma anche per ottimizzare la catena del valore e migliorare la sostenibilità dei prodotti. Lo dimostra la start up Alfred 24 che offre soluzioni online e offline per le spedizioni: online, la dashboard di Alfred24 si integra con tutte le piattaforme e-commerce e migliora le esperienze di vendita e acquisto; mentre offline, la rete di più di 6.500 partner point in Italia e gli accordi strategici con la distribuzione editoriale permettono ad Alfred24 consegne di prossimità e servizi in sharing economy come Point2Point e Wharehouse2Point, con una maggiore vicinanza al cliente e velocità di consegne, oltre a benefici in termini di sostenibilità.  Alfred24, infatti, non crea un duplicato del network di distribuzione già esistente sul territorio, bensì lo sfrutta al meglio. Inoltre, facendo da hub per molti clienti, può negoziare le condizioni migliori con i corrieri e offrire alle aziende e ai brand ottime condizioni. Il cliente paga per il servizio di delivery richiesto, senza obblighi di quantità minime. Non solo in Italia, ma anche cross-boarder verso l’Asia.

La nascita di Lifedata parte, invece, da un assunto: se è vero che le persone trascorrono molto tempo online tra Instagram, Facebook, Whatsapp, e-commerce, ecc., è anche vero che la maggior parte delle vendite avviene ancora offline, soprattutto nell’ambito delle calzature. Come migliorare, quindi, la redditività dei canali di vendita e, magari, fare anche del bene al pianeta? LIFEdata è l'azienda retailtech che sfrutta i dati lasciati dall’utente durante la navigazione online per semplificare l’omnicanalità, facendo anche del bene al pianeta. LIFEdata permette, infatti, la condivisione dei dati per offrire all’utente la soluzione che cerca in tempo reale. Per esempio, se il consumatore trova online la scarpa che gli interessa, LIFEdata gli dice qual è il punto vendita fisico più vicino dove acquistarla oppure lo mette in relazione con il retail manager al fine di creare una relazione on/offline. Un meccanismo studiato per creare un’esperienza d’acquisto facile, veloce e piacevole.

Si parla sempre di gestione dei big data anche con Wenda, la piattaforma collaborativa di gestione dinamica della fornitura che aiuta ad automatizzare i dati della supply chain per offrire una migliore governance, trasparenza e sostenibilità. Wenda estrae i dati da ordini, ddt, fatture, packing list, telematica, ERP, WMS, TMS e li organizza per eseguire operazioni, coordinare la rete e ottenere visibilità oppure per inviarli a sistemi di terze parti. Wenda gestisce i dati della catena di approvvigionamento e della rete logistica per eseguire e pianificare azioni in maniera più efficace. Con un’unica piattaforma è possibile condividere i dati fornitore-cliente, automatizzare i flussi di lavoro quotidiani, ridurre i costi delle operazioni di spedizione e i costi di inventario. La sfida è far sì che tutti i protagonisti della supply chain, in ogni parte del mondo, usino lo stesso set di dati e la stessa piattaforma.

Wiseside offre, invece, servizi B2B per la digitalizzazione della filiera E2E, tramite la piattaforma iChain, fornendo una rappresentazione digitale dei processi (digital twin). I dati raccolti costituiscono una base strutturata di grandi dimensioni su cui attivare servizi personalizzati di analisi consuntive e predittive. iChain fornisce una visione grafica, e strutturata dei processi, consentendo alle aziende di prendere decisioni immediate e tempestive basandosi proprio sui dati raccolti. iChain è, infatti, una piattaforma dove ogni dato caricato si riferisce ad un evento specifico, che è osservabile, misurabile e rilevante per il processo di interesse e che include almeno 4 informazioni, note come le "4 W" (cosa, quando, dove e perché).

Monitoraggio del comportamento e dei feedback dei clienti online

Tracciabilità significa anche seguire, raccogliere e analizzare i dati che provengono dalle attività online dei consumatori. Proprio come fa Wonderflow la cui idea prende vita a partire da una constatazione: nonostante la quantità di dati che le aziende hanno a disposizione grazie ai feedback dei consumatori, raramente sono in grado di utilizzarli per prendere decisioni. Un po’ perché il feedback è un dato complesso, che il consumatore spesso esprime utilizzando slang locali, frasi sarcastiche ecc.  che l’intelligenza artificiale non riesce a decifrare. A ciò si aggiunge il fatto che spesso i dati non vengono condivisi all’interno di una stessa azienda, non ottenendo una visione a 360 gradi di ciò che è davvero importante per il consumatore. Wonderflow opera nel settore della customer analytics a livello globale, estraendo informazioni utili da tutti i feedback che i consumatori lasciano (post, commenti, mail…), per supportare le aziende nell'innovazione di prodotto, nella customer experience e nel marketing strategico. Un risultato rimarchevole raggiunto grazie a un team linguistico madre lingua in grado di comprendere correttamente i feedback, e grazie a una sorta di ‘training’ impartito all’intelligenza artificiale così da contestualizzare prodotto e marchio. Una piattaforma che può essere personalizzata secondo i bisogni e il feeling del brand e dell’azienda. Per fare un esempio: in uno store di Firenze, durante il periodo della pandemia, si è capito che la soddisfazione della clientela era scesa perché nel punto vendita mancava il gel igienizzante, il negozio era spesso troppo affollato e il personale non indossava mascherine. La clientela non si sentiva al sicuro.

OpenMall affronta, invece, il tema sempre più attuale del metaverso, a cui le nuove generazioni di consumatori sono molto attente. OpenMall è un Social Commerce interamente gestito dall’intelligenza artificiale, che attraverso una piattaforma 3D interattiva, assistenti virtuali e realtà aumentata offre agli utenti e agli store un’esperienza unica e personalizzata sulle base delle loro esigenze, per condurli, attraverso i propri avatar, in uno straordinario metaverso integrato con blockchain e NFT. Obiettivo di OpenMall è offrire un metaverso coinvolgente utilizzando avatar iper-realistici e mixando virtual reality, realtà aumentata, AI e scienza digitale.

Semplice e geniale l’intuizione di MeteoSales: l’idea è raccogliere dati basati non più sul profilo dell’utilizzatore (età, genere, professione ecc.), quanto sulla situazione contestuale (location, ora del giorno, temperatura e meteo). Dati gratuiti che non necessitano di cookies o autorizzazioni da parte del cliente per essere raccolti. Il tempo atmosferico influenza per il 40% il comportamento di acquisto. MeteoSales ha creato una dashboard e un sistema di Analytics per aiutare i venditori a gestire le informazioni sul consumatore. Così, il MeteoAlgoritmo associa prodotti e CTA a condizioni meteo specifiche, mentre la funzione InStore suggerisce la vetrina giusta da creare in base al meteo e alla stagione. Infine, un assistente di scrittura AI compila testi per le pagine di vendita del sito o per inviare e-mail coerenti ai clienti. Un sistema in progress che monitora e registra anche gli acquisti effettuati per migliorare ulteriormente i futuri suggerimenti.

Tracciare e analizzare dati, quindi, è senza dubbio la strada da seguire per far sì che il mondo della distribuzione, via vetrina o via monitor, possa guardare a un futuro ricco di consumatori coinvolti e felici, e soprattutto disposti a spendere.