In un clima di incertezze, sta per diventare obbligatoria la marcatura univoca per la calzatura  esportata nella Federazione Russa. Uniformarsi agli adempimenti richiesti è molto macchinoso e, per questa ragione, Assocalzaturifici ha siglato a favore dei suoi associati una convenzione con OTS che permetterà di facilitare i passaggi per dotare i prodotti di Data Matrix Code ed esportarli in regola.

Se n’è parlato in occasione di MICAM con Veronica Palestini, sales country specialist Russia di OTS, nel corso del seminario “Export Russia: come adeguarsi al sistema di marcatura univoca” nel corso del quale sono state illustrate le cause e le modalità dell’introduzione del nuovo sistema: “Il sistema entrerà a regime il prossimo 1° marzo per la calzatura e, anche se ci sono stati dei rumors su un possibile slittamento del provvedimento a settembre, dobbiamo essere pronti a partire. Noi di OTS, avendo partecipato al progetto pilota, siamo in prima fila e possiamo fornire informazioni chiare e aggiornate a chi si affida al nostro servizio”.

Introdotta dalle autorità russe con l’intento di lottare la contraffazione, tutelare la proprietà intellettuale e i diritti dei consumatori, la nuova marcatura univoca permette di tracciare il prodotto dal produttore al consumatore. 

Il Data Matrix Code è il codice di marcatura univoca che riporta tutte le informazioni riguardanti il prodotto e deve essere apposto su ogni singolo articolo. Per ottenerlo, bisogna districarsi attraverso diversi passaggi: trasmettere i dati dei prodotti al cliente/importatore che si dovrà a sua volta registrare al sistema per ottenere i codici relativi e quindi ritrasmetterli al produttore, che dovrà richiedere all’operatore di sistema russo l’emissione del codice da applicare su ogni singolo prodotto. Procedure farraginose: OTS facilita le operazioni coadiuvando il produttore in ogni passaggio.

A fine incontro, un animato dibattito ha fatto emergere le perplessità degli operatori sulle classificazioni del Data Matrix, spesso non adatte alle specificità della calzatura, nonché sulle eccezioni della prassi lavorativa che possono non essere contemplate dal sistema e quindi far incorrere nel rischio di sanzioni. “Con l’introduzione del sistema – spiega Veronica Palestini – inizia una fase di un anno in cui ci saranno degli aggiustamenti e verranno chiarite le posizioni dubbie. OTS comunque continuerà a monitorare per rispondere ai vostri quesiti”.