Fondata nel 1955, la catena di negozi di calzature Cordes GmbH Schuh Sport Mode ha la sua sede centrale a Herzebrock-Clarholz, dove è presente con un’area di vendita di 400 metri quadri dedicata a calzature da donna, uomo e bambino e accessori, cui si aggiungono i punti vendita Schuhwerk bei Cordes, filiale a Herzebrock-Clarholz + Rheda-Wiedenbrück (calzature, tessile e accessori) e Cordes Schuhe, con  tre store a Rheda-Wiedenbrück (Gabor, Ecco e Camel Active). Nell’assortimento sono presenti anche marchi italiani, che rappresentano circa il 25% del totale. Abbiamo incontrato il Direttore Generale, Raimund Cordes, per fare con lui il punto della situazione Post pandemia e delle strategie del prossimo futuro.

Di Claudia Schulz

Come stanno andando le vendite?

Le vendite procedono molto a rilento. I lockdown, e il generale clima di incertezza che si respira, hanno sicuramente minato la fiducia dei consumatori e il loro desiderio di fare acquisti. Tanto più che, lavorando da casa e con la vita sociale pressocché azzerata, mancano anche le occasioni per vestirsi eleganti e comprare un nuovo abito o un paio di calzature, e gli acquisti sono perlopiù dettati da esigenze pratiche.

Quali ripercussioni ha avuto l’avvento della pandemia sul vostro business?

Come la maggior parte dei commercianti, abbiamo registrato un calo significativo delle vendite nei punti vendita fisici, calo che è stato tuttavia fortunatamente compensato da un esponenziale aumento delle vendite online. In generale, comunque, abbiamo registrato un calo dei profitti rispetto al passato

Quali strategie avete messo in campo per i prossimi mesi ?

Stiamo investendo molto nella fidelizzazione della clientela, attraverso investimenti  nei canali social, ad esempio, ma anche mettendo a disposizione dei clienti una linea centralizzata di customer service per rispondere a domande e richieste. Offriamo, inoltre, un servizio  ‘clic & collect’ e facciamo in modo di essere sempre presenti nelle filiali per avere sempre il polso della situazione. La nostra attenzione si concentra, in particolare, sui negozi fisici, perché il nostro obiettivo è quello di offrire una soddisfacente ‘shopping experience’ e rafforzare la fidelizzazione della clientela. Contrariamente a molti nostri colleghi, inoltre, non abbiamo ridotto gli acquisti per la prossima stagione autunno-inverno, bensì li abbiamo ampliati, mantenendo al contempo un controllo costante dei costi.

Avete completato gli ordini per la stagione autunno/inverno 2021/22? Avete apportato delle modifiche nella gamma dell’assortimento?

Sì, con la fiera di Monaco abbiamo completato la campagna acquisti per l’autunno/ inverno 21/22. Per quanto riguarda, invece, la struttura dell’offerta, questa segue una strategia a lungo termine e non ha subito modifiche in seguito all’avvento della pandemia.

Come immaginate cambieranno i consumi nel prossimo futuro e il settore moda in generale?

Il mercato della moda nel suo complesso ha subito un duro colpo e senza dubbio ci vorrà del tempo prima di tornare ai livelli pre-pandemia. Assistiamo, tuttavia, anche ad un nuovo orientamento da parte di alcuni consumatori, che sembrano sempre più indirizzarsi verso prodotti sostenibili, comodi e funzionali. Allo stesso tempo, il ‘fast fashion’ sembra perdere quote di mercato, così come si assiste ad una maggiore concentrazione del mercato in alcuni grandi player e ad un incremento del commercio online.

Nel prossimo futuro pensate di prendere parte ad eventi fieristici di settore ?

Visito regolarmente tutte le fiere più importanti e continuerò a farlo anche in futuro, se ce ne sarà l’occasione. Questo perché gli appuntamenti fieristici sono un momento insostituibile di conoscenza delle nuove tendenze e degli  orientamenti del mercato. Tanto più che oggi il consumatore è molto ben informato e non ci si può permettere di fare errori.

Team Cordes