Come neoeletto sindaco di Riva del Garda, quale ritiene siano le priorità per il territorio e come si sta muovendo per affrontarle?

La priorità in assoluto in questo momento è senza dubbio quella di assicurare la sicurezza dei miei cittadini e di quanti si trovano a Riva del Garda. Una volta superata l’emergenza sanitaria, le priorità diventano far fronte all’emergenza economica e sociale. La nostra è, infatti, una zona di grande rilevanza turistica e le limitazioni agli spostamenti causati dalla pandemia, unite alle chiusure forzate della ristorazione, della ricettività e del commercio, hanno senza dubbio creato gravi difficoltà al territorio anche dal punto di vista economico. Per questo tra le prime iniziative che ho preso c’è stata la creazione di un tavolo economico con i vari operatori, per uscire quanto prima  da questa crisi.

 Essere donna ha influenzato la sua visione degli obiettivi e delle priorità da affrontare. Se sì, in che modo?

Senza dubbio. Credo che l’essere donna comporti avere una maggiore sensibilità verso certe tematiche come la tutela della famiglia, la maternità ecc., ma poi dipende molto anche dal vissuto personale e dalle esperienze fatte.

La pandemia è vista sempre di più come un acceleratore di tendenze: dalla diffusione del digitale alla maggiore attenzione verso la sicurezza e la sostenibilità ambientale e sociale. Qual è la sua opinione al riguardo e come pensa di interpretare queste nuove tendenze?

Credo che lo sviluppo futuro debba passare inevitabilmente per la sostenibilità. Questo significa che il nostro patrimonio incredibile di natura, paesaggi, diversità va tutelato e protetto. Bisogna inoltre puntare sullo sviluppo di servizi a favore della sostenibilità, migliorando la viabilità, incrementando le piste ciclabili, le aree pedonali, i parcheggi ecc. Così come bisogna favorire le colture biologiche. Queste non sono più delle opzioni, ma sono diventate delle urgenze. La pandemia ha poi reso evidente l’importanza del digitale. In questo ambito siamo ancora indietro ma sono certa che colmeremo presto questo gap temporale. Penso a Riva del Garda come ad una città ‘smart’, fruibile direttamente dal proprio smartphone, attraverso il quale prenotare l’accesso ai musei, ai parcheggi, alle informazioni sui servizi e le iniziative culturali ecc.

 Ritiene che questa crisi senza precedenti apra al contempo la strada a delle opportunità per il territorio italiano e in particolare di Riva del Garda?

Certamente. Penso che la pandemia ci abbia insegnato qual è la direzione da prendere per il futuro. Per quanto riguarda Riva del Garda, credo che si debba puntare di più sul turismo interno, che va sviluppato in affiancamento a quello straniero, rispondendo ad esigenze e priorità diverse e  con una maggiore attenzione alla qualità dei servizi. Dobbiamo anche puntare su un turismo meno di massa e più di qualità, e questo significa anche innalzare l’offerta in termini di ricettività, infrastrutture, servizi ecc. Inoltre, bisogna valorizzare l’unicità del nostro territorio, il lago e la montagna come luoghi ideali per soggiorni sicuri e appaganti .

Quali punti di forza ritiene che debba sfruttare Riva del Garda per rilanciare l’economia del territorio dopo l’emergenza Covid-19?

Il nostro è un territorio incredibile, perché abbiamo il lago, la montagna, paesaggi bellissimi  e incontaminati, ma anche importanti centri culturali come Trento e Verona, con musei di rilevanza internazionale come il MART (Museo d’arte moderna e contemporanea) e il Muse di Trento  e il MAG (Museo dell’Alto Garda) di Riva. Senza dimenticare il Centro espositivo di Riva del Garda Fiere e Congressi per il turismo congressuale e d’affari. E poi c’è il patrimonio enogastronomico della regione, che vanta prodotti di eccellenza come i vini, l’olio e il broccolo di Torbole. Pochi altri luoghi sono in grado di offrire questo concentrato di bellezza paesaggistica, cultura, enogastronomia, leisure e business. Dobbiamo sfruttare questa nostra unicità e amalgamare insieme questi elementi creando delle sinergie.
Quali sono i prossimi appuntamenti culturali, sportivi, eventi che avete in programma per rilanciare Riva del Garda dopo lo stop causato dalla pandemia?

Abbiamo attualmente confermato tutti gli appuntamenti per il 2021, tra i quali spiccano in ordine temporale la tradizionale maratona ‘Lake Garda42’dal 20 al 21 marzo, e l’evento di riferimento per il mondo della vela, la ‘Garda Optimist’, in calendario dal 1 al 4 aprile 2021,  che il prossimo anno  festeggerà l’edizione numero trentanove. E poi naturalmente Expo Riva Schuh, prevista in digitale dal 16 al 19 gennaio e in presenza dal 13 al 15 giugno 2021.

Parlando nello specifico di Expo Riva Schuh, quale ruolo ritiene che avrà nel prossimo futuro per il territorio di Riva e dell’Alto Garda?

Expo Riva Schuh svolge da sempre un ruolo fondamentale per il business e il turismo di Riva del Garda, perché ogni anno richiama aziende e visitatori provenienti da ogni parte del mondo, che approfittano dell’evento per conoscere le novità stagionali relative alla calzatura e alla pelletteria, ma anche per apprezzare le bellezze del territorio e le sue eccellenze enogastronomiche. Nel prossimo futuro lavoreremo insieme in modo sinergico per sviluppare ancora di più il potenziale della manifestazione.

I lavori iniziati per il rinnovamento del quartiere fieristico come pensa possano migliorare i futuri eventi sul territorio?

Il rinnovamento del quartiere fieristico era atteso da tempo perché le strutture esistenti erano sottodimensionate rispetto alle esigenze reali. Sono convinta che questo offrirà a Riva del Garda la possibilità di innalzare ancora di più il livello di servizi offerti agli espositori e ai visitatori e in questo modo permetterà di valorizzare la sua unicità, rendendola protagonista del panorama fieristico italiano e internazionale.