La casa svizzera fondata nel 1862 e dedita alla produzione di tutto quanto occorre per le attività outdoor (che opera in 40 Paesi e impiega più di 720 persone) ha testato i nuovi pezzi dedicati all’arrampicata con i suoi atleti Dani Arnold (Svizzero) e Tatsuya Aoki (Giappone). Il primo ha dato dimostrazione delle sue abilità conquistando record di velocità nelle scalate all’Eiger e al Matterhorn, mentre il secondo è stato il più giovane (a soli 21 anni) a ergersi sulla vetta dell’infame K2.
Per la prima volta insieme, i due hanno attaccato la parete sud del Poncione d’Alnasca (montagna Svizzera da cui prende il nome la collezione Mammut) per testare sicurezza e affidabilità delle nuove dotazioni.
In free-climbing, i due atleti hanno percorso la via “Impronte d’Orso in una storia infinita” in 4 ore. Per avvicinarsi alla parete hanno utilizzato le nuove Mammut Alnasca Knit Low.
Mammut Alnasca Knit Low
Il nuovo modello della linea Alnasca combina le più avanzate tecnologie nella costruzione della tomaia con componenti di alto livello. Grazie all’elastica costruzione a calza realizzata con le moderne tecnologie del 3D-knitted, la scarpa aderisce perfettamente e precisamente al piede minimizzand o al massimo la formazione di vesciche.
La protezione da rocce e ghiaia è assicurata dai materiali anti-abrasione presenti sulla tomaia e dal puntale in gomma. La tecnologia della suola è altrettanto interessante: il fondo Michelin® Rock Tech in gomma OCX e lo spessore in Soft Tech EVA sul tacco assicurano supporto alla camminata e grip sulla maggior parte delle superfici.