La cerimonia, svoltasi presso la Sala Consiliare del Comune il 10 maggio scorso è stata accompagnata dal racconto di una vita di successo: dal laboratorio artigianale di famiglia, dove la sapienza antica si coniugava con il gusto per l’innovazione, fino al consolidamento del processo industriale e la conquista dei mercati mondiali intuendo la grande opportunità di realizzare e distribuire su licenza le calzature firmate dai grandi stilisti. Precursore in questo di una via che ha segnato negli anni successivi lo sviluppo di tanta parte del made in Italy della moda. E’ così che la Rossi Moda, azienda di cui oggi è presidente onorario, è arrivata all’inizio del secolo a realizzare un accordo di partecipazione al capitale del colosso francese del lusso, LMVH.
Accanto alla fabbrica, Luigino Rossi ha coltivato anche un impegno culturale e sociale che l’ha portato all’acquisto del Gazzettino ed il suo rilancio, e ha ricoperto numerose altre cariche di rilievo per la difesa della radici e della cultura del Nordest: dal sostegno per il recupero delle ville storiche della Riviera del Brenta, alla gestione di eventi come il Campiello e di istituzioni come la Fenice e l’Accademia delle Belle Arti d Venezia.

Nella fotografia, Luigino Rossi con l’Assessore Marco Cominato ed il sindaco di Fiesso D’Artico Andrea Martellato.