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I presidenti delle associazioni

Una sede prestigiosa a pochi passi dall’Arco della Pace, realizzata in tempi record per dare una casa al nuovo ente che raggruppa tutte le realtà del tessile, moda e accessori italiano, e che rappresenta un settore che con le sue 66mila imprese, 580mila addetti e 90 miliardi di euro di fatturato è secondo soltanto alla meccanica, in Italia.
“E’ un momento storico per il Made in Italy, – ha commentato Claudio Marenzi, presidente di Confindustria Moda – un momento di condivisione che dimostra come questo grande settore manifatturiero italiano possa lavorare in comune accordo, per avere un maggiore peso in seno a Confindustria, e presso le sedi istituzionali”.
L’inaugurazione è solo l’ultimo passo di un progetto avviato nel 2005 con la costituzione di Federazione Sistema Moda Italia e FIAMP Federazione Italiana Accessorio Moda Persona, oggi sciolta per dare spazio alla nuova entità. L’obiettivo era creare un nuovo ente che diventasse punto di riferimento del settore tessile, moda e accessori, un’unica voce politica del settore presso le sedi istituzionali: ci vorranno altri 12 anni perché questo obiettivo si realizzi con la nascita di Confindustria Moda. E finalmente oggi, ad un anno da quella data, si inaugura a Milano la nuova sede.
sede-confindustria-modaPlaude al raggiungimento di questo obiettivo anche Vincenzo Boccia, Presidente di Confindustria che, al taglio del nastro afferma: “Confindustria moda è la più sexy del sistema manifatturiero italiano, rappresenta assieme al food, un certo modo di essere italiano. Ma è anche un modello associativo che da cui potremo articolare una certa idea del nostro paese: il grande tessuto manifatturiero del sistema moda Italia rappresenta gli interessi e la dimensione industriale del nostro paese”.
Le aree di attività principali che Confindustria Moda svolgerà dalla nuova sede sono quelle relative all’area legale, con specifico interesse nella lotta alla contraffazione e la tutela della proprietà intellettuale, l’area sindacale con le attività di lobby presso Confidustria e le istituzioni, ma anche nelle trattative per i CCNL. Infine, il Centro Studi, con l’ambizione che diventi il punto di riferimento unico per le analisi di settore.