Sospesa tra tradizione e futuro, la moda per sua stessa essenza costruisce stili destinati a fare epoca ed eleva le consuetudini a storia del costume. Per questo si avvicina all’arte, impegnata a creare suggestioni sempre innovative. Proprio per valorizzare questo legame sette manifestazioni fieristiche del mondo della moda – DaTe, MICAM, Mipel, The One, Lineapelle, HOMI e Simac Tanning Tech – hanno deciso di raccontarsi nell’evento “l’Arte di Fare Moda”, attraverso alcune delle più significative opere esposte nella Pinacoteca Ambrosiana a Milano. Il racconto ha permesso di scoprire il valore della moda nei secoli, in un gioco di rimandi tra le manifestazioni fieristiche e alcune delle opere esposte nella Pinacoteca milanese.

Così, ad esempio, si è andati alla scoperta del genio di Leonardo con uno dei suoi progetti dedicati a un macchinario tessile, che è stato accostato alle tecnologie presentate a Simac Tanning Tech. Ma ci si è trovati anche al cospetto di Napoleone, per il quale vennero progettati stivali unici di cui gli ospiti hanno potuto scoprire i disegni, ma anche “toccare con mano” un paio di guanti di pelle appartenuti all’Imperatore e ora conservati in Pinacoteca. Il disegno degli stivali, realizzato da Anselmo Ronchetti, è stato così ricondotto alla cultura della calzatura presente a MICAM, mentre i guanti di pelle di daino sono stati associati al mondo di Lineapelle.

E, ancora: il Ritratto di Paolo Morigia, realizzato da Fede Galizia, tiene in mano, quasi porgendoli allo spettatore, un paio di occhiali che ampliano il dipinto riflettendo la scena e che sono richiamati all’universo di DaTE. Mentre nell’episodio biblico di Giuditta e Oloferne, una luce caravaggesca illumina la coraggiosa protagonista del dipinto di G. Vermiglio, resa ancora più splendente dai gioielli che indossa, gioielli che sono protagonisti della rassegna HOMI Fashion&Jewels.

A caratterizzare la moda maschile, sempre presente in tutte le epoche accanto a quella femminile, anche il ritratto di Michel de L’Hospital di Giovan Battista Moroni, che si distingue per la preziosità della mantella indossata, interamente doppiata in pelliccia di ermellino, e sotto una giacca realizzata con più strati di tessuti sovrapposti. Un esempio che rappresenta le radici dei giubbotti multistrato presentati in quasi tutte le collezioni di The One Milano, in bilico tra athleisure e comfort.

Infine, una sontuosa pala d’altare, la “Sacra Conversazione” di Bergognone, che vede al centro della composizione la Vergine col Bambino seduta sul trono, circondata da sant’Epifanio, vescovo di Pavia, e dalle sante Luminosa, Liberata e Speciosa, contraddistinte da un giglio e da una piccola borsa in tessuto. Queste borsette appaiono come un prolungamento della loro persona, un accessorio prezioso che racchiude le cose più intime e private delle donne raffigurate.  Un’eredità unica che guida e ispira ancora oggi le aziende presenti ad ogni edizione a Mipel.