Con un background nel mondo del retail, INUOVO viene fondata nel 2009 ad Istanbul, la capitale turca, dove inizia la produzione di calzature di marchio proprio, che costituiscono l'80% della sua attività, e per private label, per il restante 20%. Il design delle sue collezioni è sviluppato in house, dove anche si trova lo show room del marchio, mentre la produzione si appoggia sia agli stabilimenti in Turchia che a quelli in Cina ed India. Abbiamo incontrato Ismet Mert Doğaner, managing partner dell'azienda, all'ultima edizione di Expo Riva Schuh, dove il brand turco ha presentato la collezione PE22: è stata l'occasione per conosce un po' di più la storia di un marchio di successo.

Qual è il concept dietro alle scarpe INUOVO?

“Fino dall'inizio della nostra storia abbiamo deciso di fare scarpe divertenti, non noiose. Puntiamo sul colore, sull'ampia gamma di proposte rivolte ad una clientela giovane, tra i 20 e i 40 anni. Come la PE22 che abbiamo presentato in fiera, con una gamma fresca di sandali declinati in una palette di colori pastello con dettagli come imbottiture, arricciature, nodi, laccetti che si arrampicano sulla gamba, per finire con i trendissimi flatform sandal con fondo plateau e i sandali con cinturino con suole maxi che piaceranno al pubblico più giovane”.

Quali sono le caratteristiche del vostro prodotto?

“Lo stile è importante, con l'adozione di una modelleria di tendenza e fresca, attuale. Ma anche i materiali, con la scelta di utilizzare solo vera pelle, proveniente dalla fiorente industria conciaria turca. E con attenzione ai dettagli. Il range di prezzo delle nostre calzature al retail è tra i 59 e i 99 euro al paio”.

Quali sono i mercati di INUOVO?

“Lavoriamo soprattutto con la Germania, il Benelux, l'Italia e la Francia. I nostri clienti sono boutique di tendenza, i pochi department store che sono rimasti, le catene di retail e anche qualche e-commerce”.

E' la vostra seconda volta ad Expo Riva Schuh, come vi siete trovati?

“La prima edizione a cui abbiamo preso parte è stata antecedente alla pandemia e abbiamo avuto subito un ottimo riscontro da parte del pubblico della manifestazione. La seconda, condizionata dal clima di incertezza economica che ancora perdura dopo l'emergenza, è stata tuttavia ben sopra le nostre aspettative e abbiamo avuto l'occasione di tornare a confrontarci in presenza con la maggior parte dei nostri clienti e, non solo, anche di avviare nuove interessanti relazioni”.

Quale ruolo ha avuto il canale digitale durante la pandemia e quale sviluppo prevedete per il futuro?

“Durante l'anno abbiamo avviato il nostro e-commerce diretto e fino da subito abbiamo avuto un ottimo riscontro. La nostra strategia di sviluppo per il futuro punta su investimenti importanti per far crescere l'ecommerce B2C”.