Sono sempre di più le aziende calzaturiere, in Italia e all’estero, che investono in sostenibilità e propongono soluzioni innovative, materiali riciclati e processi di produzione a basso impatto ambientale.

Durante l’edizione invernale 2022 della fiera di Riva del Garda un gran numero di aziende hanno presentato le loro collezioni, raccontato come rispettano le regole della sostenibilità e qual è la presa di coscienza dei clienti rispetto alle pratiche di consumo e alla scelta di questi tipi di prodotti.

I brand si trovano a dover ri-prendere in considerazione il proprio modello di business e le proprie pratiche di comportamento e di produzione. In quest’ottica di totalità del concetto di sostenibilità nella moda l’obiettivo è di lavorare con materie prime meno inquinanti, evitare gli sprechi, avere rispetto per le risorse naturali e creare prodotti di qualità superiore che durino nel tempo.

Un esempio è 1 Hundred Shoes, azienda portoghese che lavora soprattutto con il mercato americano e inglese. Produce scarpe interamente ecosostenibili poiché ogni tipo di materiale utilizzato, dalla tomaia alla suola, è riciclato e riciclabile.

Sono calzature vegane certificate al 100%: le tomaie vengono prodotte senza l’utilizzo di sostanze chimiche o nocive e per le suole viene recuperata la gomma di vecchie scarpe non più utilizzate.

1 Hundred Shoes, LDA

In Spagna troviamo Recykers, anche questa azienda produce scarpe vegane, in particolare sneakers. L’obiettivo del brand è contribuire a preservare l’ambiente attraverso un’economia sostenibile.

Lavora con fornitori certificati dai quali ricevono materiali completamente riciclati: cotone, poliestere, plastica che proviene da bottiglie riciclate. Proprio dalla plastica che viene raccolta in mare nasce Seaqual, il materiale con cui realizzano le loro nuove collezioni di calzature ecologiche.

Recykers

L’interesse crescente al benessere dell’ambiente ha fornito lo slancio necessario ai marchi per introdurre in azienda la cultura sostenibile. Come ha fatto Savana, anch’essa azienda portoghese che opera nel settore delle calzature dal 1988, ma che da 3 anni ha iniziato a produrre scarpe con materiali riciclati. Collabora in gran parte con gli Stati Uniti e, in Europa, soprattutto con l’Austria.

Savana

A Expo Riva Schuh ha presentato le sue sneakers la cui tomaia è fatta con lana recuperata da vecchi maglioni, mentre la suola è prodotta con gomma ecologica e sughero naturale. Inoltre, ha lanciato un nuovo prodotto fatto con buccia di mela, bambù e sughero e la suola realizzata con palline da tennis riciclate.

In Italia Best Group Collection lancia il marchio eco-sostenibile Privato, nato durante il lockdown. In azienda, prima si occupavano di produrre scarpe per altri marchi, finché un cambio di rotta li ha portati a impegnarsi in questo progetto che desideravano da tempo.

Privato (Best Group Collection)

Anche per loro il prodotto principale è la sneaker, vegana e realizzata con materiali riciclati. La plastica ha due derivazioni, pre-consumo, ovvero gli scarti industriali provenienti dalla produzione delle suole, e post consumo, come bottiglie ed elementi di plastica riciclati.

L’altra caratteristica a rendere sostenibili le loro scarpe sono i materiali vegetali creati partendo dagli scarti del mais o dalle foglie dell’ananas. Inoltre, cercano di portare avanti una produzione a chilometro zero che limiti al massimo gli sprechi. Infatti, con i materiali di scarto che inevitabilmente provengono dalla produzione delle scarpe, hanno realizzato borse in edizione limitata confezionate da una sarta.

Ma qual è la risposta dei clienti rispetto ai prodotti sostenibili? Testimonianza comune di queste aziende è che l’interesse verso il green e l’eco-friendly sta aumentando, ma è un valore che deve ancora sedimentarsi e diffondersi in maniera uniforme. Sono molti quelli che fanno ancora valutazioni che si basano più sul prezzo che sulla qualità, soprattutto in un periodo socialmente e storicamente complicato come quello attuale.

Nonostante questo, la risposta dei clienti e dei consumatori già orientati verso la sostenibilità è stata immediatamente positiva. Tanto che ognuna di queste realtà, partendo prima da un singolo prodotto ecologico, ha poi ampliato le collezioni e gli articoli a disposizione. La percezione è di una tendenza verso la sostenibilità che si sta concretizzando, sia all’interno dei sistemi di produzione sia nella mente delle persone, sempre più attente a cosa e a come acquistano.