Giunge alla terza edizione lo studio condotto dall’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) sui comportamenti dei giovani europei nei confronti delle violazioni della proprietà intellettuale in un contesto post-pandemia. L’analisi quantitativa relativa al 2022 è stata condotta su un totale di 22.021 giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni nei 27 Stati membri dell’UE, tra il 7 e il 28 febbraio 2022, e mostra come la maggior parte di questi sia attratta dall’acquisto di prodotti contraffatti in rete. Più della metà (52 %) degli europei intervistati, infatti, ha riferito di aver acquistato almeno un prodotto contraffatto online nell’ultimo anno, intenzionalmente o accidentalmente. Tra coloro che hanno agito intenzionalmente, il 37 % ha acquistato uno o più prodotti contraffatti, il che rappresenta un aumento significativo rispetto ai risultati precedenti (14 % nel 2019). La cifra varia notevolmente da un paese all’altro: la percentuale più alta si registra in Grecia (62 %) e la più bassa nella Repubblica Ceca (24 %). In Italia il 27 % dei giovani ha acquistato intenzionalmente un prodotto contraffatto. I prodotti contraffatti che i giovani acquistano intenzionalmente più spesso sono abbigliamento e accessori (17 %), seguiti da calzature (14 %), dispositivi elettronici (13 %) e prodotti per l’igiene, cosmetici, prodotti per la cura della persona e profumi (12 %).
Fattori chiave alla base dell’acquisto di prodotti contraffatti
Il prezzo e la disponibilità restano i fattori principali per l’acquisto di prodotti contraffatti, ma anche l’influenza sociale e dei coetanei è sempre più importante, come il comportamento di familiari, amici o persone di propria conoscenza, fattori che stanno guadagnando terreno in modo significativo.
Ma i giovani acquistano prodotti contraffatti anche a causa di indicazioni fuorvianti: l’acquisto non intenzionale di prodotti contraffatti si attesta altresì al 37 %, e gli intervistati hanno dichiarato di avere difficoltà a distinguere i prodotti autentici da quelli contraffatti. Il 48 % non aveva acquistato tali prodotti o non era certo di averli acquistati o meno
Tra gli altri fattori si annoverano il disinteresse riguardo alla legittimità o meno del prodotto (o della fonte del contenuto), la mancata percezione di qualsivoglia differenza tra i prodotti originali e quelli contraffatti nonché la facilità di reperire od ordinare prodotti contraffatti online. Un intervistato su 10 ha fatto riferimento a consigli da parte di influencer o persone famose.
Che cosa spinge a riflettere sull’acquisto?
I rischi personali di frode informatica e le minacce informatiche sono indicati come fattori importanti e in grado di frenare i comportamenti dei giovani europei rispetto all’acquisto di prodotti contraffatti. Inoltre, attualmente i giovani intervistati menzionano più spesso una migliore comprensione dell’impatto negativo sull’ambiente o sulla società.
Anche Amazon contro la contraffazione
Anche una delle piattaforme maggiorente sotto accusa per il rischio di vendita di prodotti contraffatti come Amazon ha di recente mostrato di intraprendere diverse azioni per contrastare questa pratica e a tutela dei consumatori e dei marchi stessi.
Proprio a giugno 2022 Amazon ha pubblicato, infatti, il secondo Report sulla Protezione dei Marchi, che evidenzia l’impegno costante della piattaforma leader mondiale nell’e-commerce nell’offrire prodotti autentici nel suo store e tutelare i consumatori.
Nel 2021, Amazon ha investito più di 900 milioni di dollari e ha impiegato più di 12 mila persone – tra cui esperti dell'apprendimento automatico o machine learning, sviluppatori di software, investigatori esperti e altri professionisti dedicati – per proteggere clienti, marchi, partner di vendita e lo stesso store Amazon dalle contraffazioni, frodi e altre forme di abuso.
Solo per ricordare qualche dato, segnaliamo che Amazon ha bloccato nel 2022 oltre 2,5 milioni di account di vendita sospetti prima che pubblicassero una singola offerta di vendita. Questo dato è in calo rispetto agli oltre 6 milioni di tentativi dell'anno precedente, in quanto i solidi controlli di venditori e prodotti, insieme alle azioni nei confronti dei malfattori, stanno dissuadendo i contraffattori dal tentare di vendere su Amazon.
Inoltre, il Registro Marche è cresciuto fino a comprendere oltre 700.000 marchi attivi, con un aumento del 40% rispetto allo scorso anno. Allo stesso tempo, il numero medio di notifiche di violazione valide segnalate ad Amazon da un marchio in Brand Registry è diminuito del 25% rispetto all'anno precedente, in quanto il crescente ricorso agli efficaci strumenti automatici di protezione del marchio continua a determinare una riduzione delle segnalazioni da parte dei titolari di diritti.