“Come Camera di Commercio ci occupiamo di supportare le imprese italiane sul mercato scandinavo, promuoviamo il Made in Italy e consigliamo le aziende danesi che cercano collaborazioni, come spesso avviene nell’ambito del settore moda, per produzioni conto terzi o per forniture”, afferma Luca Cavinato.

“Pur essendo la Danimarca un paese molto piccolo, rappresentiamo sul territorio la prima o la seconda Camera di Commercio in ordine di grandezza su scala mondiale, con uno staff di 22 persone. Siamo l’unica Camera di Commercio dislocata su due uffici, uno a Copenaghen e uno a Roma. Operiamo, inoltre, nei paesi scandinavi in cui non esiste una Camera di Commercio italiana, vale a dire Finlandia e Norvegia”.

Qual è la situazione del mercato della moda, in particolare degli accessori, nel mondo scandinavo?

A partire dal dopoguerra in avanti, il mercato del tessile e della moda nei paesi scandinavi ha conosciuto un forte sviluppo, prima in ambito locale e poi internazionale. La Danimarca, in particolare, ha molti brand affermati su scala mondiale e ha ricoperto per decenni un ruolo-chiave nel settore della pellicceria (e degli accessori in pelliccia), settore che nel corso degli ultimi 10 anni è via via entrato in crisi, fino ad essere completamente abbandonato con l’avvento della pandemia.

Nel corso degli anni, inoltre, si è delineato e affermato anche a livello internazionale uno ‘stile nordico’ che ritroviamo in diversi settori – dal design alla moda, alla cucina -, caratterizzato da concetti come funzionalità, semplicità, linearità, minimalismo e attenzione alla salute dell’uomo e dell’ambiente. Guardando ai giorni nostri, nel 2021 la Danimarca ha registrato due record per quanto riguarda l’abbigliamento e gli accessori, con esportazioni per un valore di oltre 4 miliardi di euro e vendite complessive in Danimarca per oltre 6 miliardi di euro. Anche il consumo di abbigliamento e accessori in Danimarca è aumentato. Così come sono in aumento le importazioni dall’Italia, che registrano una crescita graduale, ma continua. Il mercato danese, come in generale i mercati scandinavi, restano ancor oggi – nonostante l’inflazione e le crisi energetiche – mercati tradizionalmente ad alta capacità di spesa e con bassissima disoccupazione. Quindi ottimi mercati a cui rivolgersi per l’export italiano.

Come è cambiata la situazione dopo l’avvento del Covid?

La Danimarca è un paese che produce poco al suo interno, soprattutto nel settore moda, e con un elevato costo del lavoro, il che porta molti brand a rivolgersi all’estero per la produzione, in particolare ai paesi a basso costo dell’estremo oriente (Cina, Vietnam, Bangladesh). Con l’avvento del Covid, le chiusure in estremo oriente e le difficoltà nei trasporti, molti brand scandinavi hanno deciso di riportare parte della loro produzione ‘a casa’, anche in considerazione di una crescente pressione del mercato riguardo le tematiche di sostenibilità ambientale e sociale. In realtà, più che nei paesi scandinavi, molta parte della produzione sta tornando in Europa (in particolare in Turchia, Portogallo, Italia, Germania), il che rappresenta una considerevole opportunità per le imprese italiane, per la loro capacità di offrire prodotti di alta qualità a prezzi concorrenziali. Si tratta di un trend che ha interessato prima i big player e, poi, anche i brand medio-grandi. Il Covid ha, inoltre, accelerato l’espansione delle vendite online, favorite dal fatto che la Danimarca, e la Scandinavia in generale, è una delle zone più sviluppate al mondo in termini di logistica e commercio su strada, con consegne veloci e sicure, oltre che con una politica di tutela del consumatore che senza dubbio ha favorito lo sviluppo dell’e-commerce.

Nel commercio online ci sono dei player locali particolarmente rilevanti?

In Danimarca non abbiamo Amazon, ma sono presenti diversi e importanti player locali, come Boozt, che si occupa di abbigliamento e articoli per la casa, e grandi catene o magazzini che operano anche online come Magasin du Nord, Selling, Ilum (di proprietà del Gruppo LaRinascente).

Quale tipologia di prodotto è più ricercata dai buyer di Danimarca, Svezia, Finlandia e Norvegia?

Se dovessi tracciare una linea rossa che abbracci tutti i prodotti moda – dall’abbigliamento all’accessorio, per uomo come per la donna – questa è sicuramente la funzionalità, l’affidabilità del prodotto, la sostenibilità, ma anche il rapporto qualità/prezzo e la possibilità di personalizzazione. In particolare, sul tema della funzionalità, va detto che il consumatore scandinavo è molto più informale rispetto a quello italiano. In generale, si predilige uno stile casual, minimale, pratico, adatto a più occasioni della giornata e della vita quotidiana, e che tenga in considerazione le esigenze climatiche, caratterizzate da un tempo atmosferico sempre molto variabile e piovoso. Gli scandinavi, inoltre, trascorrono molto tempo all’aria aperta, nonostante la pioggia frequente, e l’abbigliamento deve permettere loro di sentirsi sempre a proprio agio. ‘Non esiste il cattivo tempo, ma solo cattivi vestiti’, affermano in Danimarca!

Ha già accennato al tema della sostenibilità, confermando come sia più sentito nel Nord Europa rispetto ad altre parti del mondo. Può dire qualcosa in più a proposito?

La Scandinavia ha da decenni messo al centro del dibattito politico ed economico la sostenibilità, favorendo la cultura green per la protezione della salute dell’uomo e dell’ambiente, ma anche interpretandola come opportunità di business per le imprese. Già negli anni Ottanta, ad esempio, era all’avanguardia per il riciclo di plastica, vetro ecc. Per quanto riguarda nello specifico il settore moda, diverse ricerche hanno dimostrato che anche nel commercio online il consumatore scandinavo premia i prodotti sostenibili ed etici, attenti al benessere dei lavoratori, che non sfruttano manodopera minorile ecc. Così come ha avuto uno sviluppo importante, anche nella moda, il tema biologico: prodotti bio e naturali, certificati da etichette come la popolare Nordic Swan Ecolabel.

Perché Expo Riva Schuh & Gardabags rappresenta una piattaforma di business interessante per i compratori scandinavi?

Il Made in Italy – inteso in un’accezione globale di moda, design, cucina – è molto amato in Scandinavia e i consumatori scandinavi apprezzano la qualità e l’artigianalità della moda e degli accessori italiani. Inoltre, Expo Riva Schuh è una piattaforma dal carattere fortemente internazionale che propone, accanto alle aziende italiane, molte aziende estere e dal Far East. Un aspetto che la rende sicuramente molto interessante per gli operatori scandinavi che, come ho già evidenziato, realizzano la maggior parte della loro produzione al di fuori del paese, dove trovano costi del lavoro più bassi. Infine, ma non meno importante, l’Italia rappresenta la seconda destinazione turistica per i danesi e il Lago di Garda è una delle mete privilegiate e più amate.

Luca Cavinato