Adam Borzym (Divino Group)

Da sempre, la fiera di Riva del Garda ha una spiccata connotazione internazionale, che la rende un appuntamento di riferimento per le collezioni calzaturiere di volume e, più recentemente, anche per quelle di pelletteria. Abbiamo intervistato due importanti buyer stranieri per sentire dalla loro voce il valore di questo appuntamento bi-annuale.

Perché scegliere Expo Riva Schuh
Adam Borzym, titolare di Divino Group (Polonia), afferma che uno dei motivi fondamentali per cui ha scelto di partecipare a Expo Riva Schuh è che ritiene l'artigianato italiano della pelle secondo a nessuno al mondo. “Collaboriamo da quasi 12 anni con diverse aziende italiane di pelletteria, e l'alta qualità dei prodotti ha reso possibile introdurre facilmente e con successo questo prodotto nel mercato polacco, e da diversi anni anche in quelli dell'Europa meridionale e orientale. Fino ad oggi ci siamo concentrati principalmente sulla vendita di pelletteria, ma la mia presenza alla prossima edizione di Expo Riva Schuh è finalizzata a conoscere più da vicino anche il settore calzaturiero, al fine di instaurare potenziali collaborazioni anche in questo ambito”.

Da parte sua, Mohamed Dembele, titolare di UCCI – Union des Commerçants de Côte d'Ivoire, si attende dalla sua visita a Expo Riva Schuh di “creare delle relazioni più strette e stabili tra Italia e Costa d’Avorio, al fine di promuovere il commercio puntando su un partenariato vincente”. E aggiunge: “L’Italia è un paese che può insegnarci molto sulla moda e siamo molto interessati a creare delle solide partnership commerciali tra le aziende italiane del settore calzaturiero e pellettiero e quelle ivoriane”.

Mohamed Dembele, UCCI – Union des Commerçants de Côte d'Ivoire

Le opportunità di business nei diversi mercati internazionali
Adam Borzym (Divino Group) sottolinea come l’avvento del coronavirus, e più recentemente le minacce militari e l’ondata di profughi causata dalla guerra in Ucraina, siano fattori che hanno senza alcun dubbio influito negativamente sulla stabilità dei processi produttivi e distributivi del paese.  Tuttavia, afferma, la Polonia resta nel cuore dell'Europa: “A parte il fatto che siamo un mercato che desidera ancora beni di consumo di alta qualità, siamo anche una sorta di ‘hub’ per l'Europa orientale e meridionale. Grazie alla nostra posizione strategica sulla mappa europea, infatti, e potendo contare su una situazione economica ormai consolidata, la Polonia rappresenta oggi un mercato con importanti sviluppi potenziali per la produzione italiana, oltre che essere la porta d’accesso ai mercati dell’est Europa”.

Borzym afferma che la situazione del mercato della pelletteria e delle calzature in Polonia è addirittura migliorata rispetto al 2019, tanto che le vendite sono aumentate in ogni fascia di prezzo. Le preoccupazioni di base sono oggi sostanzialmente legate all'aumento dei costi di produzione. “Temiamo che il potere d'acquisto dei potenziali clienti possa essere negativamente condizionato, sul lungo periodo, dall'aumento dei costi delle materie prime, della produzione e del trasporto. Tuttavia, credo che i prodotti di buona qualità, e in linea con le tendenze del mercato, possano comunque avere delle interessanti prospettive di sviluppo: in tempi di crisi, le persone tendono ad acquistare meno, ma a concentrarsi su prodotti di alta qualità e in grado di durare nel tempo, anche in termini di trend moda”.

Anche Mohamed Dembele, titolare di UCCI – Union des Commerçants de Côte d'Ivoire, sottolinea i potenziali di sviluppo di un paese in crescita e in profondo cambiamento come la Costa d’Avorio: “Esistono oggi importanti opportunità di sviluppo per il commercio nel settore della moda, ma anche di costruzioni, trasporti, ristorazione e hotel”.