Certo, l'incertezza economica e sociale innescata dalla pandemia non si è sciolta, ma il settore ha dato un concreto segnale di voler tornare a confrontarsi dal vivo, a voler guardare al futuro con ottimismo. Lo si è visto a Expo Riva Schuh + Gardabags (dal 18 al 20 luglio 2020 a Riva del Garda) dove le 406 aziende espositrici hanno incontrato 2.700 buyer provenienti non solo dall'Europa – e in particolare da Italia, Germania, Polonia, Spagna, Francia e Olanda – ma anche da Russia, Canada, Stati Uniti e Taiwan, che hanno sfidato le limitazioni alla mobilità internazionale pur di esserci.

Expo Riva Schuh ha testimoniato così la volontà di ripartire del settore, confermata dai dati dell'inchiesta di mercato realizzata dalla fiera: “In un momento in cui le esportazioni soffrono ancora dei blocchi imposti dalla pandemia, partecipare a questa fiera significa agganciare la ripresa di quei mercati che per primi sono riusciti a uscire dalla crisi e cercare nuovi clienti che possano temporaneamente sostituire quelli ancora impossibilitati a viaggiare. – ha dichiarato Enrico Cietta, presidente del Comitato Scientifico di Expo Riva Schuh + Gardabags – Questa tendenza è confermata dai dati che abbiamo raccolto, che prevedono maggiori flussi export all’interno dei continenti, a discapito di scambi commerciali tra Paesi più distanti, in una cosiddetta globalizzazione di prossimità”.

Hanno confermato questo trend anche le associazioni di produttori e esportatori sotto le quali si sono raccolte le collettive nazionali di espositori: “Arrivati in fiera con basse aspettative siamo rimasti sorpresi dall'andamento: abbiamo avuto buoni contatti e anche fatto ordini. – dichiara Imanol Martinez Gómez, Marketing & International Business Development Director della spagnola FICE – In particolare, oltre agli europei abbiamo incontrato anche buyer dalla Russia e dagli Stati Uniti: un buon segnale, era d'altronde tempo di tornare a vederci dal vivo, soprattutto per un prodotto come il nostro che necessita di essere visto e toccato. Ne hanno approfittato le 20 aziende della nostra rappresentanza fisica, mentre altre 7 hanno scelto la piattaforma digitale”. Le aziende della Pakistan Manufacturer Association hanno apprezzato la possibilità di promuovere l'industria nazionale come sede di outsourcing: “la fiera costituisce una ottima occasione di confronto e anche di ripartenza: le dimensioni più raccolte di questa edizione hanno permesso alle nostre sette aziende di essere più visibili e quindi di avere più visite agli stand, con molti nuovi contatti, soprattutto dall'Europa dell'Est” hanno dichiarato M. Zubair, direttore di UE Ltd e Kashif Abbas, sales head di Servis. Importante dal punto di vista numerico in fiera, la presenza turca si è suddivisa tra aziende espositrici negli spazi generali (una quarantina), sia sotto l'egida dell'EIB Aegean Exporters Association: “Le nostre 11 aziende sono rimaste soddisfatte dell'andamento e in particolare dei contatti generati. – ha dichiarato Hhaldun Sayi, Industriial Sectors Expert dell'associazione – Per noi il mercato europeo è strategico e tornare a confrontarci con esso in presenza è fondamentale”.

Accanto all'edizione fisica, la fiera digitale Digital Connection partita lo scorso 13 giugno, nei tre giorni di fiera ha sperimentato una impennata dalle connessioni, offrendo supporto alle 120 aziende presenti in forma virtuale sulla piattaforma.

Non resta ora che attendere la prossima edizione, programmata dal 15 al 18 gennaio 2022: si torna alle date consuete e, si spera, alla normalità.