Con oltre 1000 espositori provenienti da oltre 41 Paesi al mondo e forte di 97 edizioni alle spalle di successo e affermazione sulla scena fieristica internazionale, expo Riva Schuh è da sempre al centro dell’attenzione delle istituzioni italiane, che le riconoscono il ruolo di protagonista di un settore-chiave per l’economia italiana, qual è quello calzaturiero-pellettiero, nonché di motore per il territorio del Trentino e dell’Alto Garda.

Proprio i rappresentanti delle istituzioni erano, infatti, presenti all’inaugurazione della manifestazione, lo scorso 11 giugno, a cominciare da Cristina Santi, sindaco di Riva del Garda, che ha sottolineato come “una fiera che, nell’Era Post Covid, è in grado di ripartire in presenza, con più di mille espositori, è già un concreto esempio di successo e resilienza. Gli ultimi due anni, infatti, – ha proseguito la sindaca – sono stati per tutti molto difficili, ma Riva del Garda Fierecongressi non si è mai fermata. Ha accettato la sfida lanciata dalla contingenza legata alla pandemia, organizzando le precedenti edizioni di Expo Riva Schuh con un modello ‘ibrido spinto’ e sfruttando le innovazioni tecnologiche e i vantaggi che queste erano in grado di offrire. Tutto questo ha permesso di superare le difficoltà e mantenere il ruolo di Riva del Garda come centro fieristico internazionale di primaria importanza, tanto che oggi si torna ad incontrarsi in presenza e a fare business in modo più agevole e veloce. Ricordiamo, infatti, che la fiera in presenza ha un effetto moltiplicativo del 2,5%, il che significa che 1 euro di scambio avvenuto in fiera produce un effetto esterno moltiplicativo pari a 2,5 euro. È evidente l’importanza che un evento come Expo Riva Schuh può avere sul territorio non solo di Riva del Garda, ma di tutto l’Alto Garda e del Trentino in generale…”.

Anche Maurizio Fugatti, presidente della Provincia Autonoma di Trento, ha sottolineato che: “Sicuramente quello che stiamo vivendo è un momento molto delicato, perché tutti speravamo che una volta superata la pandemia, ci saremmo avviati verso un futuro più roseo, invece è arrivata la guerra in Ucraina, il rincaro dei prezzi delle materie prime e dell’energia, la crescita dei tassi di interesse… Ecco perché, oggi più che mai,  abbiamo bisogno di occasioni di fiducia e di speranza come questa edizione in presenza di Expo Riva Schuh. Non solo: prima della pandemia c’erano delle regole di mercato internazionali molto chiare, che erano sostanzialmente quelle della globalizzazione. Con l’avvento del Covid, queste regole sono cambiate, ma ancora una volta Expo Riva Schuh ha dimostrato di saper guardare con attenzione a quanto accade a livello internazionale, mantenendo le proprie caratteristiche pur sapendosi posizionare, al contempo, in modo nuovo rispetto al momento che si sta vivendo. D’altronde, la storia che Expo Riva Schuh ha alle spalle e il know-how creato nel corso di questi anni, lo dimostrano”.

L’edizione di giugno ha visto rinsaldarsi ancora di più il legame tra Expo Riva Schuh e il Governo, attraverso l’Agenzia per il Commercio Estero ITA, ha messo in atto un proficuo programma di internazionalizzazione che ha portato in fiera una importante presenza di buyer stranieri, con delegazioni ufficiali provenienti da oltre 20 Paesi tra cui Nord Europa, America, Asia Centrale, Medio Oriente, Estremo Oriente e Africa, rafforzando così l'aspetto di hub globale della manifestazione rivana. Roberto Luongo, Direttore Generale ICE (ITA – Italian Trade Agency) ha affermato in proposito: “Con il supporto della nostra rete di 80 Uffici ICE all'estero, abbiamo portato in fiera circa un centinaio di buyer da 21 Paesi. Il ruolo del settore calzaturiero e della pelletteria è di enorme importanza per l’Italia, e i dati di export in volume lo dimostrano, tanto che il nostro paese è il terzo esportatore di calzature al mondo dopo la Cina e il Vietnam, per un valore di circa 20 miliardi di euro. Ricordiamo che l’export in generale incide sul nostro prodotto interno lordo per il 32%, e che questo primo trimestre ne ha registrato una crescita del 22,9% rispetto allo stesso periodo del 2021. Questi dati dimostrano la vivacità delle nostre imprese sui mercati internazionali, con oltre 130mila aziende che esportano all’estero. Anche quest’anno, nonostante gli strascichi della pandemia e la guerra russo-ucraina, le nostre esportazioni sono cresciute nel primo trimestre tra il 15 e il 20%. Ecco perché sosteniamo le manifestazioni come Expo Riva Schuh & Gardabags, che rappresenta una fiera di importanza internazionale nell’ambito di un settore strategico per l’export italiano, come quello delle calzature e pelletteria, con circa 10mila imprese. In questa edizione di Expo Riva Schuh, sono oltre 300 le aziende italiane presenti in fiera, perlopiù di piccole e medie dimensioni, e che tuttavia sono in grado di produrre un alto valore aggiunto e di attrarre buyer e visitatori da tutto il mondo. Nella situazione attuale, caratterizzata dall’assenza delle esportazioni verso la Russia – che valgono circa 400 milioni di euro – come ITA miriamo a sostenere le imprese italiane, puntando su mercati alternativi e in un’ottica di maggiore diversificazione dell’export. Come ICE e Ministero degli Affari Esteri, infatti, abbiamo un progetto importante, del valore di oltre 15 milioni di euro, a sostegno della diversificazione delle esportazioni italiane sui mercati internazionali e per il reperimento di materie prime strategiche, come, ad esempio, il pellame per le calzature”.

Erano presenti in fiera anche rappresentati del Parlamento come la senatrice Donatella Conzatti, che ha affermato: “Sono stati due anni difficilissimi e il Governo ha lavorato duramente per dare sostegno alle imprese e, allo stesso tempo, indicare delle linee guida di sviluppo e innovazione per affrontare al meglio il ritorno alla normalità. Oggi siamo di nuovo in una situazione difficile a livello geopolitico, ma Expo Riva Schuh offre un concreto esempio di come, ad ogni problema, si possa con la volontà trovare una soluzione efficace e di successo. Eventi come questo hanno una ricaduta importante, non solo sulle aziende e i compratori che vi partecipano, ma anche su tutto il territorio, e non solo a livello materiale, ma anche in termini di competenze e saperi acquisiti. Questa fiera è la quarta a livello nazionale, il che dimostra come anche un territorio piccolo come il Trentino, sia in grado di dar vita a qualcosa di grande e importante a livello nazionale. Oggi dobbiamo investire soprattutto sui nuovi modelli di sviluppo green e di innovazione digitale e di prodotto, per guardare con fiducia al futuro”.

Anche il senatore Andrea De Bertoldi ha sottolineato che: “Riva del Garda è il polo fieristico del Trentino ed eccellenza del territorio, oltre che un vanto a livello internazionale. Una fiera che ha sempre anticipato i tempi, andando ad esempio in India o a Dubai, mercati al tempo ancora sconosciuti. Anche quando il lockdown ha costretto il mondo alla digitalizzazione, la fiera ha saputo proporsi in forma ibrida, dimostrando ancora una volta di essere sempre capace di reagire al cambiamento ed essere all’avanguardia”.

Un concetto rafforzato anche dall’onorevole Diego Binelli: “Il sistema fieristico è centrale per l’Italia ed Expo Riva Schuh dimostra, con i numeri di questa edizione, di esserne uno degli attori più importanti. Quando è scoppiata la pandemia, il sistema delle fiere ne ha risentito profondamente, ma il Governo è stato capace di sostenere le imprese, che a loro volta hanno dimostrato una grande resilienza e capacità di reazione. Oggi bisogna guardare al futuro con fiducia, aiutando in modo particolare le PMI, con meccanismi come il credito di imposta destinato alla partecipazione alle fiere”.