La moda sta scoprendo le potenzialità del crowdfunding (da crowd, folla, e funding, finanziamento), il processo collettivo di persone che decidono di sostenere aziende, iniziative e progetti speciali. Il secondo semestre 2021 ha visto ricorrere a questo tipo di investimento diversi nomi della moda abbigliamento accessori e retail. E proprio dal mondo del retail della calzatura abbiamo voluto illustrare il percorso esemplare di dropout, l'iconico store milanese delle sneaker in limited edition parlando con i co-fondatori Kola Tytler e Stefano Zeppieri.

Kola Tytler e Andrea Canziani


Come nasce Dropout e come si svolge la sua attività?

Kola: dropout è un business di rivendita di scarpe da ginnastica ed abbigliamento streetwear in edizione limitata. Presso il negozio, in centro a Milano, e su dropoutmilano.com (entrambi lanciati nella seconda metá del 2018) sono in vendita scarpe uscite negli ultimi anni ed andate esaurite presso i retailer tradizionali in tempi record. Lo store funge un po' come "tempio" delle sneakers per curiosi e fanatici del mondo sneakers, avendo in mostra vari pezzi rari, come l’unica Jordan 1 con simbolo Nike al contrario, valutata 125mila euro e delle Nike MAG, come viste in “Ritorno al Futuro”.

Strettamente legato a dropout è HypeAnalyzer, euno strumento di analisi tecnica del mercato secondario delle sneakers ideato da me e Stefano tra il 2016 ed il 2017. Su sito web ed app iOS HypeAnalyzer traccia e confronta migliaia di sneakers giornalmente, al fine di individuare quelle con maggior potenziale di rivendita futura, trattando le sneakers come veri e propri asset non convenzionali. HypeAnalyzer è utilizzato all’interno di dropout per svariate operazioni: dal determinarsi dei prezzi di vendita (ed acquisto), ai margini delle contovendita, al visual merchandising in negozio, fino agli sconti ed agli eventi.

L'assetto aziendale si compone di 4 figure con esperienze e formazioni completamente opposte: io, laureato in medicina e chirurgia e già co-fondatore di YEEZY Mafia, blog che tratta le sneakers di Kanye West; Andrea Canziani, appassionato di sneakers a 360 gradi, radicato nella scena streetwear italiana, precedentemente organizzatore di Sneakerness Italia (piú importante evento streetwear nazionale); Federico Pasquetti, precedentemente store manager di flagship adidas Originals e co-fondatore di Icon Club (agenzia di talenti sportivi); Stefano Zeppieri, laureato in Informatica, precedentemente co-fondatore di Outpump (primo blog di streetwear per traffico mensile in Italia)

Per quale motivo avete scelto di finanziarvi attraverso una campagna di crowdfunding e non attraverso altri canali? 

Kola: La scelta dell'equity crowdfunding per noi è stata relativamente semplice: io, Andrea, Federico e Stefano effettivamente ci siamo conosciuti grazie alle community online appassionati di streetwear e sneakers e questo era un ottimo modo per permettere ad utenti degli stessi circoli che frequentiamo di entrare a far parte della realtà che stiamo costruendo. Inoltre, in presenza di un pubblico vasto come il nostro, una campagna di equity crowdfunding di successo rappresenta di per sè una forte presa di posizione e consente di aumentare in maniera molto efficiente la propria visibilità. Ogni nuovo socio è certamente un nuovo brand ambassador di dropout! 


Era la prima volta che ricorrevate a questo tipo di finanziamento?

Kola: Si, infatti non avevamo ricorso ad alcun tipo di finanziamento prima di questo.

 

A quale progetto/iniziativa è dedicato?

Stefano: Tramite la campagna di equity crowdfunding abbiamo raccolto un capitale che ci consentirà di sviluppare ulteriormente vari aspetti del nostro business.

Miglioreremo HypeAnalyzer, il sistema al cuore di dropout. Tramite HypeAnalyzer permettiamo ai clienti di acquistare e vendere prodotti al loro reale prezzo di mercato, mantenendo gli eccellenti standard che ci caratterizzano.

Abbiamo intenzione di trasferire il negozio di Milano in una zona più vicina al "quadrilatero" così da attirare maggiore clientela e di effettuare varie operazioni di marketing che permettano a chiunque di conoscere e acquistare in dropout (e su dropoutmilano.com) il prodotto che desidera in totale sicurezza e tranquillità. 

Puntiamo inoltre al lancio di vari negozi temporanei nel corso dell'anno in località chiave italiane, andando a portare il prodotto vicino al cliente più occasionale.


Quale piattaforma avete scelto e perché l'avete selezionata? 

Kola: La scelta è ricaduta su Mamacrowd, in quanto prima piattaforma in Italia per numero di campagne finanziate e capitale raccolto in equity crowdfunding. La cooperazione con Mamacrowd ci ha inoltre permesso di accogliere ALIcrowd (ELTIF di Azimut SPA) tra i nostri investitori.


Qual era il vostro obiettivo e quale invece la risposta da parte dei finanziatori? Qual è la loro tipologia?

Kola: Abbiamo registrato il raggiungimento dell'obiettivo minimo (€300k) in sole 10 ore dall'apertura del round, mentre l'obiettivo massimo di €500k é stato toccato dopo 4 giorni. Abbiamo dunque deliberato l'estensione dell'obiettivo massimo fino ad un tetto di €750k, raggiungendo tale cifra il giorno 6.


In un caso "anomalo" per quanto riguarda gli investimenti a medio termine, la nostra campagna ha visto la partecipazione di un elevato numero di giovani: oltre il un terzo degli investitori ha tra i 18 ed i 24 anni ed oltre 2 terzi sono under 35.  


Quale consiglio volete dare a chi del mondo del retail moda si volesse affacciare a questo tipo di finanziamento dal basso?

Kola: Sicuramente consiglio di non prenderla alla leggera: la preparazione di una campagna di equity crowdfunding è un processo lungo (6-8 mesi ci sono voluti per noi), costoso ed impegnativo da un punto di vista mentale, caratteriale ed organizzativo. Ciò che è stato fondamentale per noi è stato l'avere un modello di business già provato, con delle metriche oggettive e dimostrabili, ed un pubblico che, per molti versi, può rispecchiarsi nei volti e nelle storie di coloro dietro il brand dropout.