Potete stare sicuri di una cosa: la tecnologia del domani sarà ancora più pervasiva e invadente di oggi, e certamente sempre più indispensabile anche per i consumatori di prodotti del settore moda. Lo vediamo già oggi: armati di smartphone i nostri clienti entrano in negozio, fotografano i capi esposti e li paragonano a quelli dei negozi reali e virtuali concorrenti, condividono le immagini dei preferiti con gli amici e postano i loro commenti sulla merce acquistata ed i servizi ricevuti, richiedono servizi post

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vendita come newsletter, offerte, annunci…

Nel futuro il confine tra on e off line diventerà ancora più sfumato grazie alle intelligenza-artificiale-fotolia-672tecnologie smart, che saranno ottime alleate anche e soprattutto del settore moda, come le tecnologie di proximity, il cui antenato era il QR code, che permettono di trasmettere/raccogliere dati wireless… Tra gli esempi attuali, l’utilizzo della NFC – Near Field Communication nelle calzature del brand italiano Fabi, che garantisce l’autenticità del prodotto e un accesso facilitato all’e-commerce del marchio, ma che si configura anche come deterrente al furto. American Eagle ha invece utilizzato la tecnologia iBeacon per collegare ai prodotti clickati buoni sconto e altre offerte.

Saranno sempre più importanti per promuovere capi e accessori di moda anche la VR- Virtual reality e la AR-Augmented Reality. Per ora limitate all’ambito della “gamification” dello shopping, la tendenza a trasformare in gioco l’esperienza di acquisto (esemplare in questo caso l’invito di Alibaba a “catch a cat”, catturare il gatto, durante il Single Day 2016 – imitando il più 103812933-gettyimages-544022770-530x298popolare Pokemon-go), sono tecnologie che hanno un’enorme appeal nei confronti del consumatore e il cui sviluppo è destinato ad essere altrettanto esplosivo di quello di Internet nel passato. Non c’è da stupirsi, d’altronde sono coerenti con quella che è la prima richiesta del consumatore: trasformare lo shopping in un momento esperienziale.

Anche l’Intelligenza Artificiale avrà uno sviluppo notevole e interessanti applicazioni: già sono entrati in commercio i digital virtual assistant – tutti conoscono ad esempio Cortana in dotazione a Windows 10, ma esistono anche quelli di Google e Amazon e presto ci sarà quello di Facebook – che effettueranno azioni al nostro posto, supportati da sistemi di voice e visual recognition. Nel futuro potrebbero esserci virtual assistant per il settore moda, che ci accompagnano a fare shopping instore o presso l’e-commerce…

L’altro grande ambito di interesse per i consumatori è quello della sostenibilità, ambientale e sociale, quanto mai importante soprattutto per i Millennials (nati da fine anni Settanta al 2000) e la più giovane Generazione Z (dal 1995 al 2010). I brand e le sostenibilita_-verdeaziende di moda che saranno impegnati su questi fronti e sapranno coinvolgerli attivamente (magari creando una community dove ci si confronta sui progressi delle iniziative) potranno stabilire un patto di fiducia con loro. Ma attenzione a non fare mere operazioni di greenwashing: l’effetto boomerang potrebbe essere devastante… basta un semplice click, per postare commenti che possono compromettere la reputazione del brand.

Il consiglio per le aziende del settore moda e calzaturiere è di sviluppare prodotti verdi e/o naturali, riciclati, con processi non inquinanti, collegati a iniziative ambientali/benefiche, best practice aziendali, assenza di sfruttamento del lavoro/minorile etc…saranno tutti validi argomenti per i consumatori, a patto che siano sostenuti da una efficace comunicazione e che non siano semplici operazioni di facciata.

adidasUn caso esemplare in questo senso è quello di Adidas: in risposta alla campagna di Greenpeace di sensibilizzazione all’inquinamento degli oceani “Ocean of plastic”, il brand sportivo ha lanciato la sneaker UltraBoost realizzata in plastica riciclata dai mari comunicando che “Come brand globale abbiamo la responsabilità di cambiare in meglio il mondo”.

Il fattore umano è l’elemento più volatile da analizzare rispetto ai due precedenti, ma indispensabile per delineare quello che sarà il trend dei consumi, anche per il settore moda.

I consumatori vogliono essere considerati come individui e non come categorie: domanderanno sempre di più prodotti personalizzati e uno shopping esperienziale. Amano essere coinvolti on e off line da una narrazione, amano esplorare le possibilità gettyimages-yoga-generazioni1-620x372di interazione, vogliono poter dire la loro sul prodotto ed il servizio, fare parte di una community di persone che condividono gli stessi gusti e passioni. E poi vogliono prodotti tailor made come la O Bag, che permette di comporre il proprio modello assemblando le parti preferite, o come le scarpe fatte a mano del sito italiano designitalianshoes.com di cui si possono scegliere design, forma, pellami, colori… e che permettono di far accedere il cliente ad un lusso democratico… Desiderano essere ingaggiati da proximity technologies che agganciano lo smartphone e invitano ad entrare negli shop con annunci tagliati su misura, oppure vogliono smartshoes come iFit e Altra che raccolgono informazioni biometriche quando corrono, o ancora servizi in sottoscrizione che compiano per conto loro le ricerche di prodotti, servizi….

Categorie come i senior saranno sempre più importanti (un quarto della popolazione mondiale è over 50): lavoreranno più a lungo e saranno più longevi, ma chiederanno di essere considerati giovani e di accedere a prodotti “giovani”. Categorie come gli “oversized” chiederanno orgogliosamente di non essere trattati come degli “a parte”, ma di accedere agli stessi prodotti e servizi del resto della popolazione. E altrettanto faranno disabili e categorie di nicchia. Neppure il genere costituirà più una categoria, vista la sempre maggiore richiesta di prodotti a-gender, soprattutto tra le generazioni più giovani: un trend che abbiamo visto affermarsi prepotentemente anche nella scarpa.

Young girl doing yoga exercises

I brand di moda potranno poi fare efficacemente leva su valori come autenticità e veridicità, trasparenza, per creare e consolidare il rapporto di fiducia con i consumatori, ma dovranno al tempo stesso offrire garanzie anche di sicurezza e privacy in un mondo digitale dove questi requisiti sembrano essere del tutto compromessi…

Anche il benessere sarà uno dei temi caldi della persona: mangiare e bere bene, mantenersi in forma, vivere bene si accompagnano allo stile athleisure che impatterà sempre più nel mondo della moda, continuando a costituire una enorme opportunità anche per la calzatura.