Lo scorso gennaio 2025 si è tenuta la 7° edizione dell’Innovation Village Retail e della Startup Competition, organizzata in collaborazione con Retail Hub, in cui le giovani aziende si sfidano a suon di innovazioni digitali proponendo nuove modalità e tecnologie che possono essere applicate concretamente in azienda e nel mondo del retail.
La vincitrice dell’ultima edizione è stata Cloov, la startup che si impegna a trasformare l’industria del fashion rendendo accessibili ai brand strategie circolari attraverso il suo innovativo software. Ecco l’intervista alla Co Founder e Direttore Operativo, Chiara Airoldi, per sapere di più sulla startup e sul software che propone.
Qual è l’obiettivo della vostra startup?
“Aiutare i marchi ad affrontare le sfide dell’industria della moda di oggi, che sta cambiando. I brand stanno lottando per contenere l’invenduto e gestire i profitti che vanno riducendosi. Il comportamento stesso dei clienti sta cambiando. Si dirigono verso modelli di business più sostenibili e convenienti. Noi di Cloove vogliamo consentire ai marchi di cogliere questa opportunità di mercato, permettendo loro di integrare nel loro e-commerce un’offerta circolare, attraverso il nostro software”.
Quali sono le potenzialità del vostro sistema?
“Grazie al nostro software, i marchi possono creare e personalizzare un’ampia offerta circolare come il noleggio, la rivendita e la riparazione. Non solo, sgraviamo i nostri partner dal punto di vista operativo perché gestiamo pagamenti, fatturazione, CRM e molto altro. Infine, il software Cloov è integrato con alcuni fornitori specializzati in logistica inversa per fornire servizi di ricondizionamento e riparazione ai nostri marchi attraverso soluzioni end-to-end.”
Come è cresciuta e si è sviluppata la startup?
“Da quando ci siamo costituiti nel 2022, abbiamo ingaggiato sei marchi e partner straordinari (tra cui Oniverse Group, in particolare il marchio Atelier Emé, e Teddy Group, in particolare il brand Rinascimento); abbiamo salvato dalle discariche circa 300.000 scorte invendute e abbiamo raccolto circa 480.000 dollari di capitale. Siamo davvero orgogliosi di questi risultati ed è solo l’inizio della crescita del nostro team.”
Quale target di consumatori può maggiormente beneficiare della vostra soluzione?
“I principali clienti per il nostro modello di business circolare sono la Gen Z e i Millennials. Infatti, i nostri dati ci dicono che il 75% degli utenti a cui vendiamo l’usato, noleggiamo e offriamo riparazioni sono appartenenti a queste due categorie generazionali. Un target molto difficile da acquisire e soprattutto da mantenere, ma grazie alla nostra soluzione, forniamo ai nostri partner gli strumenti per farlo in modo scalabile”.
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