Signor Oneto, qual è il suo background?
“Per anni ho ricoperto il ruolo di direttore della direzione accessori e calzature presso Benetton, occupandomi di tutti gli aspetti inerenti al prodotto dalla progettazione, stile, prototipia e produzione per tutte le linee del marchio, adulto, bambino, United Colors, coordinando un gruppo di 40 collaboratori in Italia e 20 ad Hong Kong. Poi ho lavorato per Coin nella stessa posizione ed è stato in questa occasione che ho incontrato la famiglia Tacchella, proprietaria del marchio Carrera, ed è nata l'opportunità di collaborare”.
E' nata così la Carrera Accessori Srl…
“Il contratto di licenza ha preso avvio nel 2014 con l'acquisizione della Carrera jeans per borse, cinture e portafoglio uomo e donna e sarà in vigore fino al 2030, un periodo molto lungo che attesta la fiducia accordata. La nostra è una struttura agile, con 9 persone che si occupano di ogni aspetto dalla produzione alla finanza e logistica, tra questi mia moglie Daniela che è responsabile del prodotto”.
Come avete tradotto il dna Carrera nel mondo degli accessori?
“Cerchiamo di seguire l'identità casual del marchio, soprattutto per la proposta uomo, anche se non mancano proposte di mood più urbano e classico. Per la donna il lavoro che abbiamo dovuto fare è stato più impegnativo, perchè il marchio era percepito più come maschile che femminile. Così abbiamo sviluppato linee donna focalizzate su una proposta dall'estetica trendy, ma con dettagli moda non troppo esasperati, con un mood contemporaneo e metropolitano.
In ogni caso, cerchiamo di presentare nuovi progetti ad ogni stagione, puntando anche sull'innovazione tecnologica e sulla sostenibilità, con l'utilizzo di materiali riciclati. Per l'Autunno-Inverno, ad esempio, stiamo per lanciare uno zaino con led da utilizzare in bicicletta che, grazie ad un'interfaccia con il manubrio, permette di segnalare le svolte e l'arresto”.
Quali sono i punti forte degli accessori Carrera?
“La reputazione del marchio Carrera, unita alla costruzione artigianale del prodotto e alla qualità delle materie prime, crea un valore percepito più alto rispetto al costo del prodotto che ci ha permesso di posizionarci con successo sul mass market. I nostri punti forti sono sicuramente l'accessibilità e la credibilità, lo stile frutto di un mix di tradizione, innovazione e ricerca”.
Come comunicate questi valori?
“Abbiamo affidato la comunicazione a due brand ambassador: l'attore Francesco Arca e la showgirl Giorgia Palmas, che sono protagonisti sia delle campagne shooting del marchio, sia sui social, anche con progetti speciali. Un esempio? A Natale abbiamo creato un mini shop on line vendendo sul canale Istagram la bag realizzata in collaborazione con Giorgia Palmas: un successo incredibile e vendite record!”.
Attraverso quali canali distribuite i vostri prodotti?
“Ci focalizziamo soprattutto sulla Grande Distribuzione Organizzata, i key account calzature come Scarpe&Scarpe, Pittarosso, le catene indipendenti… E on line come modalità innovative come quella sopra descritta”.
Quali sono i vostri obiettivi per il futuro?
“Il nostro obiettivo primario è l'internazionalizzazione: per ora siamo presenti soprattutto in Italia e stiamo cercando una figura commerciale a cui affidare l'espansione dei mercati esteri. Nel frattempo, già dalla scorsa edizione abbiamo deciso di partecipare ad Expo Riva Schuh, fiera che conosco dai tempi in cui lavoravo in Benetton e frequentavo per incontrare fornitori per un progetto di retail scarpa/accessori che poi non ha più preso il volo… Questa volta in quantità di espositore, ho ritenuto che la fiera fosse un ottimo strumento per veicolare l'accesso ai mercati del centro-nord Europa: confido che Expo Riva Schuh anche in formato digitale abbia lo steso impulso”.