Un’azienda genuinamente ‘verdeoro’, specializzata nell’offerta di servizi mirati e di alto livello a diverse piattaforme di business, un’attività sviluppata fianco a fianco con il design e la produzione di calzature, borse e accessori con i propri marchi Jorge Bischoff e Loucos & Santos ispirate a un mix di esuberanza e solarità brasiliana, unita ai macrotrend internazionali. L’azienda offre, inoltre, servizi di sourcing, prototipazione e sviluppo campionari e produzione per private label nazionali e internazionali, in un connubio sapiente di tradizione e moderno know-how manifatturiero. Bischoff Group è oggi presente con i suoi prodotti in più di 60 paesi nei 5 continenti, per un totale di oltre 5.000 punti vendita tra Brasile e resto del mondo, con 100 negozi in franchising JORGE BISCHOFF sviluppati con successo in varie regioni del Brasile. A Expo Riva Schuh di gennaio 2022 abbiamo incontrato Henrique Galhego – Export Manager BISCHOFF GROUP, per conoscere più da vicino questa importante realtà e i suoi progetti futuri.
Può offrirci un ‘fermo immagine’ del Gruppo Bischoff ad oggi e del prodotto che proponete con i vostri brand?
“Siamo un’azienda di ‘lifestyle brand management’ sul mercato della calzatura e degli accessori donna (e in misura minore uomo). Le nostre collezioni comprendono sia proposte per la stagione estiva, sia di quella invernale, continuamente rinnovate con il lancio ogni 15 giorni di nuovi modelli e stili in linea con le evoluzioni della moda internazionale, ma sempre con un mood brasiliano autentico e molto apprezzato nel mondo.”
Perché è per voi così importante la partecipazione a Expo Riva Schuh?
“Per noi è da sempre molto importante essere presenti due volte l’anno a Expo Riva Schuh, perché rappresenta una vetrina internazionale di primaria importanza e una porta d’accesso privilegiata al mercato europeo. Partecipiamo a questa manifestazione grazie anche al supporto di ApexBrasil e dell’associazione brasiliana dell’industria calzaturiera Abicalçados. “
Come si è evoluto il vostro business?
“Attraverso l’offerta di una gamma completa di servizi a 360 gradi, incluso il controllo qualità, la messa a punto di campionari e lo sviluppo di collezioni ‘pronto moda’ per grandi catene di negozi e brand internazionali. Possiamo contare su una tradizione calzaturiera molto sviluppata nel paese, con una forza lavoro altamente specializzata e materie prime di alta qualità a km zero, elementi che contribuiscono al successo delle nostre collezioni di calzature e accessori.”
Quale lo stato di salute della produzione brasiliana?
“Abbiamo assistito ad una crescita significativa del numero di paia di calzature prodotte ed esportate dal Brasile, soprattutto verso gli Stati Uniti, e il paese sta vivendo senza dubbio un momento molto positivo nel panorama globale. Il Brasile è anche un importante paese per il sourcing delle materie prime, a cominciare dalla pelle, e si dimostra essere molto reattivo alle richieste del mercato globale, con produzioni e consegne veloci e puntuali. L’avvento del Covid-19 ha sicuramente rimescolato le carte in tavola a livello globale, ma grazie alle vaccinazioni, siamo oggi a pieno regime con produzione e consegne. Penso che il Brasile abbia grandi potenzialità per crescere ancora, sia in termini di brand calzaturieri brasiliani, sia come sourcing internazionale per i materiali e i prodotti finiti.”
Quali sono le sfide che la pandemia ha lanciato alle aziende calzaturiere brasiliane?
“Una delle principali sfide lanciate dalla pandemia riguarda il prezzo finale dei prodotti. Se è vero che siamo molto competitivi sul fronte dei prezzi, è anche vero che il cambio con il dollaro è oggi molto alto e questo può minare, nel lungo termine, la competitività delle nostre aziende, influenzando negativamente, ad esempio, il costo delle materie prime importate per la realizzazione di calzature, come i sintetici o gli accessori.”