È stato siglato lo scorso dicembre un accordo che mira a creare una delle zone di libero scambio più estese al mondo, riducendo i dazi doganali per i business UE per un valore complessivo di oltre €4 Miliardi. Le trattative, inizialmente interrotte nel 2019 e poi riprese nel 2023, si sono, infatti, definitivamente concluse a Bruxelles il 6 dicembre 2024 e ora l’accordo firmato dalle parti dovrà essere tradotto in tutte le lingue dell’Unione europea per la successiva ratifica. Si tratta di un traguardo particolarmente significativo in un contesto, come quello attuale, di generale ritorno al protezionismo ed è diretto a portare ad una riduzione importante dei costi amministrativi per le piccole e medie imprese.
Il Mercosur è un grande mercato per le esportazioni dell’UE, con 56 miliardi di euro in beni esportati nel 2023 e 28 miliardi di euro in servizi nel 2022. L’UE è, infatti, il secondo partner commerciale del Mercosur, dopo la Cina e prima degli Stati Uniti e rappresenta il 16,9% del commercio totale del Mercosur nel 2023. Il Mercosur è il decimo partner dell’UE nel commercio di beni. Le imprese dell’UE hanno un enorme potenziale per esportare ancora di più in questo grande mercato di oltre 273 milioni di persone.
Tuttavia, le economie del Mercosur sono attualmente molto protette e le imprese europee devono affrontare molte barriere commerciali per esportare in questi Paesi – dai dazi d’importazione elevati a procedure onerose, oltre a regolamenti e standard tecnici che differiscono quelli internazionali – il che ha reso fino ad ora difficile per loro competere a condizioni eque.
L’accordo siglato eliminerà i dazi all’importazione su oltre il 91% delle merci dell’UE esportate nel Mercosur. I dazi per alcuni prodotti saranno liberalizzati in periodi più lunghi per consentire alle aziende dei Paesi del Mercosur di adattarsi. Solo per dare un’idea, le attuali tariffe del Mercosur per le Scarpe in pelle, così come per l’Abbigliamento, sono pari al 35%, mentre per Macchinari sono del 14-20% e fino al 18% per i Prodotti chimici.
Finora, inoltre, il Mercosur era l’unico grande partner commerciale dell’America Latina con cui l’UE non aveva un accordo commerciale preferenziale. La conclusione di un accordo con i Paesi del Mercosur consentirà di estendere ulteriormente l’accesso preferenziale agli esportatori dell’UE e rafforzare i legami politici dell’Italia con i Paesi dell’America Latina.
Inoltre, rispetto al primo accordo del 2019, il nuovo accordo UE-Mercosur è uno degli accordi più ambiziosi in termini di sostenibilità, perché integra tra i suoi elementi fondanti l’Accordo di Parigi per il Clima, un impegno concreto per la riduzione della deforestazione, e chiari vincoli di sostenibilità ambientale e sociale. Questo accordo rifletterà i più recenti standard dell’UE in materia di commercio e sviluppo sostenibile e andrà addirittura oltre accordi come quello UE-Cile o l’accordo economico e commerciale globale (CETA) UE-Canada.
Oltre al testo negoziato nel 2019, il nuovo accordo renderà l’Accordo di Parigi un elemento essenziale delle relazioni UE-Mercosur. Ciò garantirà che l’accordo possa essere sospeso nel caso in cui una delle parti violi gravemente l’accordo di Parigi o decida di uscirne. Garantirà inoltre impegni concreti per arrestare la deforestazione dopo il 2030, in linea con i contributi nazionali determinati nell’ambito dell’accordo di Parigi.
Un fondo di 1,8 miliardi di euro di sostegno dell’UE faciliterà le azioni reciprocamente vantaggiose per una giusta transizione verde e digitale nei Paesi del Mercosur, come parte del Global Gateway. Ciò garantirà lo sviluppo delle industrie locali, dotando i Paesi del Mercosur delle capacità industriali necessarie per affrontare le sfide future.