Il nuovo Decreto Sostegni, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 22 marzo, ha di fatto allargato le maglie degli aiuti di Stato, con il concreto rischio di una presenza invasiva del pubblico nell’economia del paese: su questa possibilità è stato chiamato ad esprimesi il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, in conversazione con il direttore Sole 24 Ore Fabio Tamburini, in occasione dell’incontro ‘Reshape the world’ organizzato lo scorso 24 marzo.

Il ministro Giorgetti ha sottolineato che questo rischio esiste, ma che l’azione del Governo va contestualizzata e letta alla luce  del particolare momento storico che stiamo vivendo. Di fronte ad un evento inaspettato e grave come quello della pandemia, infatti, ha affermato il ministro, il mercato da solo non ce la può fare: obiettivo del decreto diventa allora quello di creare un ‘ponte’ che aiuti in particolare le PMI a traghettare oltre la pandemia causata dal Covid-19. L’Italia, ha sottolineato ancora il ministro – non può permettersi di fare soffocare le imprese a causa di questioni finanziarie, perdendo un prezioso tessuto produttivo e imprenditoriale.

Emblematico è in questo senso il caso Corneliani, l’azienda mantovana del settore tessile che rappresenta uno dei fiori all’occhiello del Made in Italy e che nel corso degli ultimi anni era caduta in una grave crisi rischiando  poi di finire in liquidazione. Dopo dieci mesi di stallo e tensioni, è arrivata infatti la svolta che salverà lo storico e prestigioso marchio creato nel 1930, grazie alla costituzione di una NewCo da parte del fondo del Bahrein Investcorp (azionista di maggioranza dell’azienda) e Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo di proprietà del ministero dell’Economia, per un investimento totale di 17 milioni di euro.

“Oggi più che mai – ha affermato in merito il ministro – abbiamo bisogno di imprenditori, di persone che credano in un progetto imprenditoriale , sennò per il nostro paese non c’è futuro. Superata questa fase di crisi – ha proseguito – sono sicuro che ci sarà ancora un mercato per le cose belle”.
Anche sul tema quanto mai cruciale dei vaccini, il ministro ha ribadito l’eccellenza del nostro Paese nel settore chimico-farmaceutico, eccellenza che gli stessi italiani non sempre riconoscono ed esaltano a sufficienza, ma l’obiettivo adesso è quello di costruire una filiera produttiva in Italia e lo Stato anche su questo fronte si deve fare promotore di questo sviluppo. Si pensa ad una produzione nazionale già verso l’autunno.

Giancarlo Giorgetti