Nonostante la Cina rimanga la grande fabbrica mondiale della calzatura, il suo primato granitico inizia a scricchiolare. Negli ultimi anni, la sua crescita è fortemente rallentata, fino a mostrare addirittura il segno meno nel 2016: nonostante ciò, continua tuttavia detenere una quota impressionante della produzione globale, il 59,1%. Ma quel 5% di quote perse dal gigante cinese dove è stato dirottato? Essenzialmente verso le vicine India, Indonesia e, soprattutto, Vietnam.

Confrontando i grafici dell’export, lo spostamento dall’asse cinese a quello vietnamita diventa ancora più evidente. Scesa sotto la soglia delle 10 miliardi di paia di calzature esportate, pur restando sempre al primo posto della classifica degli esportatori, la Cina ha visto ridurre la sua quota globale dal 74% del 2012 al 69,1% del 2016. Nello stesso periodo di tempo, il Vietnam ha risalito la classifica dei top exporter della calzatura raggiungendo il secondo posto, con una quota globale del 7,3% delle esportazioni, per oltre un miliardo di paia esportate ad un valore di oltre 15 miliardi di dollari (fonte: World Footwear Yearbook 2017).

workers-shoe-factoryQueste cifre sono la spia della crescente preferenza attribuita al Vietnam come sede di delocalizzazione produttiva. Rispetto alla vicina Cina, il Vietnam ha infatti una serie di vantaggi che lo rendono un partner produttivo più appetibile: un costo del lavoro più basso unito, una maggiore disponibilità di forza lavoro, una più alta attenzione alle tematiche relative alla Corporate Social Responsability. Inoltre, il Vietnam ha un ambiente politicamente ed economicamente stabile, ed è reperibile una buona catena di fornitura…. Infine, non guasta l’adesione del Vietnam ad una serie di trattati di libero scambio: l’ASEAN – associazione tra le Nazioni del Sud-Est Asiatico verso i cui membri il Vietnam esporta a Zero Duties, il RCEP – Regional Comprehensive Economic Partnership che affianca i paesi dell’Asean ad Australia, Cina, India, Giappone, Sud Corea e Nuova Zelanda e dovrebbe entrare a pieno regime nel 2017. Più critica invece è l’adesione al TPP – Trans Pacific Partnership, oggi sotto scacco per il ritiro degli Usa, nazione che tra l’altro è la prima destinataria della calzatura vietnamita…

Sulle opportunità offerte dall’industria della calzatura vietnamita e le minacce aperte dall’uscita degli Usa dal TPP, si è confrontato il Vietnam Footwear Summit organizzato da Lefaso – l’associazione vietnamita della pelle, calzatura e pelletteria, e da ECV International, il 15 e 16 marzo scorso presso l’hotel The Reverie Saigon di Ho Chi Minh City.

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Una due giorni animata da delegati dell’industria calzaturiera di tutta l’Asia che ha delineato i possibili scenari per il futuro della calzatura vietnamita, in particolare rispetto alle politiche commerciali che saranno implementate dalla nuova amministrazione Trump. panel_discussion_in_vietnamIl ritiro degli Usa dal TPP, pone infatti una seria minaccia sulla sviluppo della calzatura vietnamita negli States: nel 2016 il Vietnam ha esportato sul mercato americano 367,4 milioni di paia per un valore di 4,865 miliardi di dollari, rispettivamente +14,2% e +13% rispetto al 2015. Una performance che lo posiziona al secondo posto della classifica dei fornitori degli USA dietro alla Cina che, nello stesso lasso di tempo, ha venduto negli States 1.698,3 milioni di paia, per un valore di 14,653 miliardi di dollari, mostrando un trend riflessivo sia nei quantitativi a -10%, che nei valori a -13,1% (fonte Global Foowear Partnership LLC). Il timore degli esportatori vietnamiti è che il presidente americano Donald Trump possa restringere ulteriormente l’accesso al mercato con l’imposizione di altri provvedimenti di natura protezionistica che potrebbero contrastare la spinta espansionistica vietnamita.

Anche in Unione Europea, dove la calzatura vietnamita esporta a zero dazi, il Vietnam è secondo fornitore dopo la Cina, con 239,9 milioni di paia esportate nel 2016 ad un valore di 3 miliardi di dollari, ed un trend in salita sia nei numeri (+1,7%) che nei valori (+4,9%).

Sono questi i numeri e le potenzialità dell’industria calzaturiera locale evidenziati dal Vietnam Footwer Summit, a cui si sono aggiunte tematiche relative allo sviluppo del prodotto, la tecnologia applicata e le opportunità di investimento: una analisi approfondita che aperto nuovi interessanti scenari per il futuro sviluppo della calzatura vietnamita.