Una decisione quanto mai necessaria per contrastare i venti protezionistici che minacciano di ostacolare il libero fluire delle merci, di ridurre i consumi e le opportunità di investimento e di impiego delle aziende calzaturiere nel mondo. Al termine del terzo International Footwear Forum indetto da CEC- Confederazione dell’Industria Europea della Calzatura e focalizzato sul commercio internazionale, i rappresentanti delle associazioni della calzatura e camere del commercio di tutto il mondo hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta che li impegna a cooperare per il libero ed equo commercio nel settore della calzatura. La firma rappresenta al tempo stesso la ferma opposizione ad ogni sorta di barriera tariffaria e non tariffaria, ma anche la richiesta alla politica di stabilire un campo di gioco aperto e equo per il mercato globale, senza pratiche di dumping e contraffazione. Ma anche l’impegno a sostenerne i risultati con la condivisione e l’azione di lobby presso i rispettivi governi nazionali.cec-cleto
Ancora una volta la piattaforma dell’International Footwear Forum indetto da CEC – Confederazione dell’Industria Europea della Calzatura punta sulla cooperazione internazionale per trovare soluzioni alle criticità del settore: “Sul medio-lungo termine – ha commentato Cleto Sagripanti, presidente di CEC, alla sottoscrizione del documento – i regimi protezionistici possono solo contribuire a rendere più fragili le aziende. Con una economia e una società che si evolvono rapidamente, governate dai consumatori, le associazioni nazionali e gli attori della politica devono portare avanti iniziative congiunte per assicurare che le nostre aziende possano beneficiare dalle opportunità commerciali di un mercato libero ed equo. Oggi è un importante giorno per la nostra industria globale della calzatura e credo che sia l’inizio di una trasparente e aperta collaborazione tra i rappresentanti di cinque continenti pre un commercio libero ed equo”.