Watson &amp, Parker, un solo modello, sviluppato in tante varianti di tessuto, pellame e colori

Quando Sir Watson e Mr Parker intrapresero il loro primo viaggio si diressero verso il 12/14 di Long Acre, a Londra, non distante dal loro Club di Covent Garden. Lì c’era, e c’è ancora, la libreria che Edward Stanford fondò nel 1853, uno scrigno di antiche mappe e diari di bordo, già meta di celebri esploratori, come Robert Falcon Scott e David Livingstone. Si imbarcarono poco dopo su una nave della marina britannica e navigarono fino a raggiungere terre sconosciute e distanti. Tornarono più liberi e consapevoli. Tutte le esperienze fatte, se le portarono cucite addosso: nei modi, negli abiti, nelle originali calzature che avevano disegnato e realizzato a mano, per muoversi in quei luoghi inesplorati.
Le Watson &amp, Parker, per l’appunto: le scarpe che racchiudono l’essenzialità e la concretezza British dentro lo spirito e le emozioni del mondo.
Non sono l’ennesima rivisitazione di una sneaker, ma scarpe non comuni, con due caratteristiche fondamentali che le differenziano da tutte le altre.
Innazitutto, sono destrutturate, completamente sfoderate, costruite solo con materiali naturali (pellami, cotoni, lane, ecc.) e con una suola ultralight.
Poi, sono il risultato di una lavorazione artigianale, fatta in Italia. La particolare cucitura segue l’antica lavorazione San Crispino, per cui tomaia e soletto sono unite tramite l’infilatura manuale di un filo molto spesso, troppo spesso per essere cucito da una macchina.
Un prodotto unico, per gusto e fattura: un passo verso un’eleganza nuova, nel segno della lungimiranza dei grandi esploratori, con il confort e l’estetica dei nostri giorni.