Intervista a Stefano Cavalleri, fondatore del marchio QuisQuis, sinonimo di qualità e lusso made in Italy

Ha debuttato il 17 gennaio del 2013 durante Pitti Bimbo il brand “Quis Quis by Stefano Cavalleri”, per lo stilista bergamasco un racconto di moda per bambini cominciato dopo aver lasciato la direzione creativa de “I Pinco Pallino” – marchio di cui è stato il fondatore con Imelde Bronzieri – in cui confluiscono la memoria di luoghi, cose e persone, dove si mischiano le esperienze vissute e le idee del domani, la manualità artigiana e il desiderio di creare il bello.

Come si è avvicinato al mondo del design bimbo?

 

«Mi sono avvicinato al mondo bambino dopo aver iniziato come designer per la moda donna, poi ho fondato I Pinco Pallino e mi sono lanciato nell’avventura della moda bimbo e da allora non l’ho mai più abbandonata…»

Cosa la appassiona ancora oggi e cosa le sembra faticoso?

«Mi appassiona l’amore per il mio lavoro, la gioia che provo nel creare e regalare e regalarmi sogni. È molto faticoso dover lottare ogni giorno con l’economia che si scontra con gli stessi sogni e farei volentieri a meno di lottare sui prezzi, costi, tempi e il dover far business sempre e comunque»

Talvolta la moda bimbo sembra trasformare i più piccoli in adulti in miniatura. Cosa ne pensa?

«Adulti in miniatura mai! Non ho mai sopportato i bambini travestiti da grandi, per me i bimbi devono sempre restare bimbi!»

Qual è secondo lei la distribuzione ideale per la moda bambino di qualità?

«La distribuzione secondo me va fatta unicamente in negozi specializzati con personale competente, appassionato e naturalmente in una cornice splendida. Anche la distribuzione ha bisogno di poesia»

Quali sono i paesi che investono di più nella moda bambino oggi?

«I nostri migliori clienti sono da sempre coloro che sono innamorati del bello e della qualità, i paesi che investono di più sono gli Emirati Arabi e l’Est Europa»

In una scarpa da bambino conta di più il sogno, la comodità o la funzionalità?

«Sogno, comodità, funzionalità, devono tutti far parte dello stesso progetto, una scarpa da sogno deve essere oltre che bella anche comoda e funzionale, devono coincidere tutte e tre le cose, soprattutto a favore del bambino che mai indosserebbe una scarpa scomoda».
Quali sono gli elementi fondamentali da curare in una calzatura bimbo?
«Le suole non devono assolutamente essere rigide, le punte non a punta, le allacciature non complicate e devono regalare il sogno alle bimbe, che devono potersi sentire ballerine e principesse, ed ai bimbi che devono immaginarsi campioni o esploratori»

Il cliente finale cosa cerca, oggi, in un abito o in una scarpa destinata ai più piccoli?

«Il cliente finale credo che in una scarpa cerchi prima di tutto l’originalità, la qualità ed una scarpa speciale che si differenzi dall’incredibile vastità di proposte, spesso tutte uguali… QuisQuis ha un affezionato pubblico che ama le calzature che disegno e che Andrea Montelpare realizza con maestria e professionalità»