Azienda nata nel lontano 1862 e con sede a Schwalmstadt (Hessen), in Germania, Rohde ha sempre legato la propria storia ad una filosofia di qualità e comfort che l’ha portata ad essere uno dei brand più conosciuti e apprezzati al mondo, presente in oltre 18 paesi e con oltre 4 milioni di calzature vendute all’anno.
L’azienda, tuttavia, era entrata negli ultimi anni in un periodo di grave difficoltà, che l’aveva portata fino all’attuale stato di insolvenza. A ridare nuova vita e impulso al brand ci ha pensato Condor Trade, che ha rilevato gli asset della Erich Rohde costituendo una nuova società, la Rohde Shoes, controllata al 100%, di cui è amministratore Renato Lo Presti.

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Può spiegare brevemente gli ultimi accadimenti che hanno portato Rohde “in casa” Condor Trade e che tipo di rapporto esiste fra le due società?

Nonostante la forte immagine di marca costruita nel tempo e la fiducia da parte dei consumatori, la Erich Rohde si trovava a fine 2016 in uno stato di insolvenza. Dopo un primo contatto con la società italiana di M&A Oaklins Arietti, una serie di visite in Germania e incontri con il curatore e i consulenti, abbiamo così preso la decisione di rilevare alcuni assets della società per cogliere nuove opportunità di crescita con marchio storico così importante e conosciuto. Lo scorso 6 marzo, in tempi molto rapidi, Condor Trade ha così costituito una NewCo – la Rohde Shoes -, controllata al 100%, che ha acquistato alcuni assets della Erich Rohde (vale a dire immobili, macchinari, materie prime, prodotto finito e soprattutto il marchio), mentre la società Erich Rohde è stata messa in liquidazione. Per quanto riguarda, invece, la forza lavoro, sono stati assunti cinquanta dipendenti della Erich Rohde provenienti da diverse aree aziendali: dal Design al Customer Service, dal Commerciale fino alla funzione Logistica.

Per quale ragione avete ritenuto importante e strategicamente vantaggiosa l’acquisizione del marchio Rohde?

Rohde è un marchio molto conosciuto, affermato e richiesto, ed è strategicamente importante per noi perché ci permette di essere presenti su mercati per noi storici non solo con un prodotto Private Label diretto alle grandi catene di distribuzione, ma anche con un nostro marchio.Il marchio Inblu, distribuito e affermato nell’Europa orientale ed in tutto il bacino del Mediterraneo, verrà così affiancato dal marchio Rohde, che è molto noto nell’Europa Nord Occidentale. Con questa acquisizione, avremo quindi realizzato una buona copertura di tutti i principali mercati europei.

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La tradizione aziendale nella produzione verrà mantenuta o ci saranno dei sostanziali cambiamenti?

Certamente, manterremo l’heritage e la tradizione Rohde, continuando a proporre e a produrre tutti gli articoli che, nel corso degli anni, hanno rappresentato il marchio Rohde sul mercato. Questo però è solo il punto di partenza: svilupperemo anche delle collezioni più “contemporanee”, pensate per una donna attuale e dinamica che desidera comfort e qualità, caratteristiche che da sempre contraddistinguono il marchio Rohde.

Importanti novità ci saranno anche nell’ambito della collezione uomo, che sarà contraddistinta da un look più grintoso e giovanile. Svilupperemo, inoltre, importanti sinergie con le società produttive del Gruppo, che potranno garantire un maggior livello di qualità e di servizio. I siti produttivi in Polonia e Ucraina, ed il forte know-how nello stampaggio del poliuretano, garantiranno, infine, un maggior controllo di tutte le fasi della supply chain.

Quali saranno i mercati sui quali punterete maggiormente?

In una prima fase la nostra attenzione sarà diretta ai mercati in cui, storicamente, il marchio Rohde è conosciuto e maggiormente richiesto, quindi Germania, Austria, Olanda, Belgio, Danimarca e Francia. Una volta riorganizzate e strutturate le vendite in questi paesi, progetteremo una seconda fase di espansione su altri mercati.

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Per quali motivi avere ritenuto importante esporre a Expo Riva Schuh?

Expo Riva Schuh, così come theMicam, rappresentano le fiere di riferimento per il mercato calzaturiero europeo. Per questo motivo abbiamo confermato la presenza di Rohde al Palazzo dei Congressi dove, storicamente, il marchio ha sempre esposto le nuove collezioni.

Quali obiettivi vi prefissate?

Tra gli obiettivi primari a breve termine vi sono sicuramente il riportare l’azienda ad un equilibrio strutturale e finanziario, riprendendo le relazioni con i fornitori e i clienti. Riteniamo, inoltre, fondamentale tornare a garantire elevati standard qualitativi in tutte le fasi dell’attività aziendale e produttiva – dalla creazione della collezione alla puntualità nelle consegne -, al fine di riconquistare la piena fiducia della clientela.

Per quanto riguarda, invece, gli obiettivi a lungo termine, questi prevedono la crescita e lo sviluppo del marchio Rohde in sinergia con tutte le società del gruppo Condor.